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Europa, associazioni consumatori: bene testo Beca ma preoccupazione per aromi

Anpvu e Wva soddisfatte per il riconoscimento della sigaretta elettronica come strumento utile alla lotta contro il fumo.

È innegabile la soddisfazione che deriva dal leggere come si sia recepito il concetto di strumenti di ausilio nella lotta contro il fumo e l’importanza di valutare il rischio relativamente al fumo e non in modo assoluto”. Sceglie di vedere il bicchiere mezzo pieno il presidente dell’associazione consumatori Anpvu Carmine Canino, commentando il testo con gli emendamenti di compromesso del Rapporto sullo Europe’s beating cancer plan approvato ieri dalla commissione Beca del Parlamento europeo. “L’Anpvu – continua Canino – ha lavorato mesi sottoponendo ai parlamentari studi medico scientifici e valutazioni in merito all’impatto sociale dei vaporizzatori”, sottolineando l’incessante opera di persuasione che l’associazione ha svolto in questi mesi presso i componenti italiani della commissione, che infatti sono stati determinanti per l’inserimento dei passaggi favorevoli alla sigaretta elettronica.

Da sinistra: Michael Landl (World Vapers’ Alliance); Carmine Canino (Anpvu)

Anpvu non nasconde, però, gli elementi di preoccupazione. Il nuovo testo, infatti, non esclude l’eventualità di un divieto sugli aromi negli e-liquid, misura temuta da tutti i consumatori. “Continueremo ad essere incisivi per scongiurare il rischio di flavour ban per gli aromi differenti dal tabacco – ha infatti concluso il presidente – A nostro avviso limitare gli aromi renderebbe meno allettante il passaggio dal fumo al vaping e più nebuloso il distinguere vaporizzatori da riscaldatori di tabacco”. Preoccupazioni condivise da Michael Landl, direttore della rete internazionale di associazioni dei consumatori World Vapers’ Alliance (Wva), che nota come gli emendamenti adottati “lancino la palla nel campo della Commissione europea per identificare gli aromi che ‘attraggono i bambini’, al fine di vietarli”.
Gli esperti e i consumatori – spiega Landl – sono stati chiari sulle conseguenze per la salute pubblica di proibire gli aromi, ignorando la riduzione del danno. Più volte è stato dimostrato che sono i sapori a impedire agli adulti di tornare alle sigarette e abbiamo bisogno che i nostri politici ci ascoltino e legiferino di conseguenza”. Anche Wva nota, comunque, l’importante aggiunta della frase “ritiene che le sigarette elettroniche potrebbero consentire ad alcuni fumatori di smettere progressivamente di fumare” nel testo redatto da Veronique Trillet-Lenoir. “È una testimonianza del potere della voce dei singoli consumatori che si uniscono – conclude Landl – Il riconoscimento della riduzione del danno da parte del principale organo eletto dell’Unione europea è una dimostrazione dei progressi che siamo stati in grado di fare. Ci auguriamo che sia così anche per le future proposte della Commissione. Continueremo a difendere i nostri associati, facendo sì che le loro voci siano ascoltate durante questo iter”.

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