Testata giornalistica destinata agli operatori del settore delle sigarette elettroniche - Registrazione Tribunale di Roma: 234/2015; Registro Operatori della Comunicazione: 29956/2017 - Best Edizioni srls, viale Bruno Buozzi 47, Roma - Partita Iva 14153851002

Beca approva emendamenti di compromesso, ancora incertezza sugli aromi

Pur con delle aggiunte favorevoli alla sigaretta elettronica, il nuovo testo del rapporto lascia alla Commissione la valutazione di bandire i gusti nei liquidi.

È stata la relatrice Véronique Trillet-Lenoir, ben prima della diretta dello Special Committee on Beating Cancer (Beca) dell’Europarlamento prevista per le 16,45, a comunicare l’esito del voto sugli emendamenti al suo Rapporto al Piano contro il cancro della Commissione europea. “Primo passaggio completato – ha scritto sul suo profilo Twitter alle 12,32 – la commissione Beca ha adottato integralmente i 145 emendamenti di compromesso alla mia relazione sul piano europeo contro il cancro!”. Dunque la soluzione di compromesso, anche per quanto i riguarda le sigarette elettroniche (uno dei temi più divisivi in seno a Beca) è quella anticipata da Sigmagazine lo scorso 2 dicembre.
Il paragrafo 8 c del rapporto, ha dunque assunto la seguente formulazione:

(La Commissione Beca, ndr) “invita la Commissione a proseguire le valutazioni scientifiche dei rischi per la salute legati alle sigarette elettroniche, ai prodotti del tabacco riscaldato e ai nuovi prodotti del tabacco, compresa la valutazione del rischio derivante dall’uso di tali prodotti rispetto al consumo di altri prodotti del tabacco e la redazione di un elenco di sostanze contenuti ed emessi da questi prodotti a livello europeo;
ritiene che le sigarette elettroniche potrebbero consentire ad alcuni fumatori di smettere progressivamente di fumare;
ritiene allo stesso tempo che le sigarette elettroniche non dovrebbero essere attraenti per i minori ei non fumatori; invita pertanto la Commissione a valutare, nel quadro della Direttiva sui prodotti del tabacco, quali aromi nelle sigarette elettroniche sono particolarmente attraenti per i minori e i non fumatori, e proporre il divieto di questi, nonché di tutti gli aromi caratteristici in prodotti del tabacco riscaldati e nuovi prodotti del tabacco;”.

La via di mediazione scelta da Trillet-Lenoir ha scontentato buona parte del mondo del vaping, soprattutto per quanto riguarda la sorte degli aromi diversi dal tabacco nei liquidi da inalazione. In pratica il Rapporto lascia alla Commissione europea il compito di valutare quali gusti attraggano i minori, al fine di vietarli nell’ambito della revisione della Direttiva sui prodotti del tabacco (Tpd). Aver passato di fatto la palla alla Commissione non rassicura, visto che quest’ultima nel suo Piano contro il cancro ha già scritto di voler vietare gli aromi nelle sigarette elettroniche.
Ma è innegabile che, rispetto al primo testo, vi siano delle aggiunte positive. Come avevamo evidenziato già precedentemente, la nuova formulazione afferma che le sigarette elettroniche possono aiutare i fumatori a smettere di fumare e chiede che i rischi del suo uso siano valutati paragonandoli a quelli del tabacco e non allo status di non fumatore. Insomma, come si suol dire, la Commissione Beca ha dato un colpo al cerchio e uno alla botte, senza prendere una posizione netta sul tema del vaping e della riduzione del danno da fumo e senza scongiurare il rischio di un divieto in toto o in parte degli aromi diversi dal tabacco, anzi. Ma forse questo è stato l’unico compromesso possibile in una assemblea fortemente divisa sul tema.

 

Articoli correlati