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Ancora uno studio americano che smentisce l’effetto gateway per i minori

Secondo gli autori, una volta considerati i fattori di rischio, l'associazione fra uso della sigaretta elettronica e fumo diventa insignificante.

Ancora uno studio smentisce che l’uso della sigaretta elettronica introduca i minori al fumo. E lo fa, introducendo la variabile dei fattori di rischio, spesso trascurata in molte ricerche. Il lavoro in questione si intitola “Is Adolescent E-Cigarette Use Associated With Subsequent Smoking? A New Look” e verrà pubblicato nel numero del prossimo maggio della rivista scientifica Nicotine and Tobacco Research. A condurlo due autori importanti della ricerca nel mondo del vaping, David Mendez e Kenneth Warner della University of Michigan, coordinati da Ruoyan Sun della University of Alabama di Birmingham.
I dati longitudinali su cui si sono basati i tre autori sono quelli del Population Assessment of Tobacco and Health Study (Path), l’indagine annuale rappresentativa condotta negli Usa, in tutte le sue cinque fasi. A questi dati sono state applicate regressioni logistiche multivariabili per valutare la relazione tra vaping e fumo degli adolescenti, con quattro regressioni che aggiungono in sequenza più fattori di rischio. Fra questi vi erano comprese le caratteristiche sociodemografiche degli intervistati, l’esposizione a consumatori di tabacco, la suscettibilità alle sigarette e i fattori di rischio comportamentali (consumo di alcool, marijuana o altri prodotti del tabacco). In breve tutti quei fattori che mettono un soggetto giovane a rischio di diventare fumatore.
I ricercatori hanno riscontrato che l’associazione fra l’aver usato la sigaretta elettronica e l’aver successivamente iniziato a fumare diminuiva in maniera sostanziale, quando si consideravano le variabili dei fattori di rischio, fino a diventare non significativa. “Abbiamo scoperto – spiegano infatti gli autori – che tra gli adolescenti che non avevano mai fumato, coloro che avevano usato sigarette elettroniche hanno mostrato aumenti modesti o non significativi nel fumo successivo rispetto ai non utilizzatori di sigarette elettroniche, una volta che abbiamo considerato una serie più completa di fattori di rischio”. “Questi risultati – conclude lo studio – offrono una nuova prospettiva empirica nel dibattito sul fatto che l’uso di sigarette elettroniche da parte degli adolescenti sia associato al successivo uso di sigarette”.

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