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Global Forum on Nicotine 2022: sigarette elettroniche meglio dell’Oms

Alla nona edizione dell'evento uno studio dimostra che snus e strumenti a rischio ridotto funzionano di più delle misure ufficiali dell'organizzazione di sanità sul controllo del tabacco.

Con la partecipazione di oltre cinquanta esperti di tabacco e nicotina e centinaia di delegati si è aperta ieri 16 giugno all’Hotel Marriot di Varsavia la nona edizione del Global Forum on Nicotine, l’incontro che da quasi un decennio si concentra sul ruolo dei prodotti con nicotina più sicuri per aiutare i fumatori nel loro percorso di cessazione dell’uso di tabacco combusto. Quindi sigarette elettroniche, ma anche bustine di nicotina, tabacco per uso orale come lo snus e riscaldatori di tabacco, tutti gli strumenti disponibili per ridurre il danno da fumo. “Tobacco harm reduction: here for good”, che si può tradurre con “la riduzione del danno da tabacco è qui per restare”, è il titolo dell’edizione del 2022, finalmente di nuovo in presenza.
La giornata di ieri, oltre agli interventi di numerosi medici, scienziati e attivisti, ha visto il lancio di una ricerca indipendente condotta da Lars Ramström, fondatore dell’Institute for Tobacco Studies svedese e già direttore generale della National Smoking and Health Association, organizzazione con finanziamenti prevalentemente pubblici. La ricerca dimostra che l’attuazione delle misure di controllo del tabacco dell’Organizzazione mondiale di sanità non ha chiara associazione con i bassi livelli di mortalità correlata al tabacco in Europa. Si parla del cosiddetto metodo Mpower, dove M sta per “monitorare l’uso del tabacco e le politiche di prevenzione”; P per “proteggere dal fumo di tabacco”; O per “offrire aiuto per smettere”, W per “mettere in guardia sui pericoli del tabacco”; E per “imporre divieti su pubblicità, promozioni e sponsorizzazioni”; R per “aumentare le tasse sul tabacco”. Metodo che, nel suo rapporto del luglio 2021, l’Oms suggerisce di estendere ai “prodotti emergenti”, come le sigarette elettroniche.
Ebbene il lavoro di Ramström dimostra non solo che il livello di attuazione di queste misure non ha relazione con i tassi di morti fumo-correlate nel nostro continente, ma anche che passare dal tabacco combusto a un prodotto con nicotina più sicuro è una strategia molto più efficace per ridurre queste morti. Naturalmente lo scienziato si è focalizzato soprattutto sullo snus, disponibile in Svezia ma vietato in tutti gli altri Paesi dell’Ue. Le sue conclusioni, però, sono valide anche per altri prodotti a rischio ridotto. “La chiave per ridurre la mortalità correlata al tabacco – ha spiegato infatti lo stesso Ramström – è la riduzione dei danni causati dal tabacco, grazie alla transizione da sigarette combustibili a prodotti a base di nicotina più sicuri, che devono più accessibili per i fumatori. Questi comprendono non solo snus svedese, ma anche le sigarette elettroniche, le bustine di nicotina senza tabacco e i prodotti a tabacco riscaldato”. Infine ha esortato l’Oms a smettere di rifiutare la riduzione del danno e passare, anzi a promuoverla. “Anche i governi – ha concluso infine Ramstöm – possono fare la loro parte, adottando livelli di tassazione che rendano i prodotti a basso rischio più economici delle sigarette e abolendo il divieto di vendita snus nell’Ue”.
La prima giornata del Gfn ha visto anche l’assegnazione del Michael Russel Award, intitolato allo scienziato e psichiatra britannico, pioniere degli studi sulla dipendenza dal tabacco e dei trattamenti per la cessazione. Dopo l’orazione affidata al cardiologo greco Konstantinos Farsalinos, il prestigioso premio è stato riconosciuto al professore americano Brad Rodu, titolare della cattedra di Ricerca nella riduzione del danno da tabacco presso l’Università di Louisville, negli Stati Uniti. Il riconoscimento – ha spiegato l’organizzazione – è per il suo innovativo e sostanziale contributo alla scienza e alla comprensione dei prodotti a base di nicotina più sicuri e della riduzione del danno da fumo. “Quando, da principiante assoluto nel campo, ho pubblicato il mio primo articolo 28 anni fa – ha dichiarato Brad Rodu alla cerimonia di consegna del premio – ho trovato ispirazione, citandoli, da due articoli fondamentali che avevano come prima firma quella del professor Michael Russell, pubblicati dalla prestigiosa rivista medica Lancet. Dato che come scienziati ci sforziamo affinché il nostro lavoro sia citato e approvato dai colleghi, è un onore inestimabile accettare un premio istituito nel nome di un vero pioniere e visionario della riduzione del danno da tabacco”.
Il Global Forum on Nicotine continuerà ancora per tutta la giornata di oggi 17 giugno. Nel pomeriggio è prevista la partecipazione del professore Riccardo Polosa dell’Università di Catania, unico italiano ad intervenire, che parteciperà al panel di discussione intitolato “I benefici della nicotina”. I lavori si concluderanno alle 17,15 di domani, 18 giugno, con il commento conclusivo di Harry Shapiro.

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