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Los Angeles approva il divieto per gli aromi nelle sigarette elettroniche

La legge della città californiana riguarda anche sigari e sigarette al mentolo. Esentati per motivi culturali, invece, i narghilè.

Con una maggioranza di 12 voti a 0, il Consiglio comunale della città di Los Angeles, in California, ha approvato ieri una legge che proibisce la vendita di liquidi per sigarette elettroniche con aroma diverso dal tabacco, sigari aromatizzati e sigarette al mentolo. L’ordinanza, che arriva dopo circa tre anni di discussione, attende ora solo la firma del sindaco Eric Garcetti, che pare però una pura formalità. Poi entrerà in vigore dal gennaio del 2023. La giustificazione del divieto è, ovviamente, la protezione dei minori che, secondo i promotori della legge, sarebbero attirati dagli aromi presenti nei prodotti del vaping in un futuro di dipendenza da nicotina.
E pazienza se un importante studio condotto da Abigail Friedman dell’Università di Yale ha dimostrato che nella città di San Francisco vietare gli aromi nelle sigarette elettroniche si è tradotto in un aumento dei fumatori fra i minori. I promotori della legge di Los Angeles, fortemente supportati dall’organizzazione Campaign for Tobacco-Free Kids, si dichiarano convinti di aver fatto un grande passo avanti in termini di salute pubblica.
Il divieto di aromatizzazioni diverse dal tabacco si estende anche ai liquidi per e-cigarette senza nicotina, per evitare che si possa poi miscelare aggiungere la sostanza. Insomma, proibizionismo su tutta la linea sulle spalle dei fumatori che usano il vaping per smettere. Anche il divieto di vendita delle sigarette al mentolo aveva sollevato molte resistenze, così come nel resto del Paese dove la misura è in discussione. Il prodotto, infatti, è molto diffuso nella comunità afroamericana e c’è la fondata preoccupazione che proibirlo possa portare a una criminalizzazione di questa popolazione e ad eventuali scontri con la polizia. Ragioni queste che, come quelle a difesa del vaping, non hanno però convinto i membri del Consiglio comunale.
Cosa che è invece riuscita ai rivenditori e ai gestori delle cosiddette “hookah lounge”, quelle sale in cui ci si riunisce per fumare i narghilè, le pipe ad acqua. Nel corso dello scorso anno costoro hanno inscenato diverse proteste anche davanti ai palazzi istituzionali, sostenendo che vietare gli aromi nei loro prodotti avrebbe distrutto una tradizione importante per armeni, arabi e altre comunità, per le quali la cultura del narghilè è fulcro di aggregazione e socializzazione. Queste motivazioni sono state accolte e infatti il tabacco per pipe ad acqua potrà continuare ad essere venduto in tutte le aromatizzazioni a Los Angeles.

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