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La sigaretta elettronica spinge a smettere di fumare anche chi non vuole

Arriva a questa conclusione uno studio internazionale condotto su dati provenienti da Stati Uniti, Canada, Australia e Regno Unito.

L’uso della sigaretta elettronica con nicotina fa la differenza soprattutto per quei fumatori che non avevano intenzione di smettere di fumare. Uno studio internazionale ha infatti scoperto che l’uso quotidiano dell’e-cigarette ha portato a pianificare di smettere di fumare chi all’inizio non lo aveva in programma. Il lavoro si intitola “Associations between nicotine vaping uptake and cigarette smoking cessation vary by smokers’ plans to quit: Longitudinal findings from the International Tobacco Control (ITC) Four Country Smoking and Vaping Surveys” ed è stato pubblicato sulla rivista Addiction. Lo studio, coordinato da Karin A. Kasza del Roswell Park Comprehensive Cancer Center di Buffalo, negli Usa, ha visto la partecipazione di scienziati candesi, australiani, britannici e americani, fra cui alcuni nomi noti della ricerca sul vaping come David Hammond e Shannon Gravely dell’Università di Waterloo, Ron Borland dell’Università di Melbourne, Michael Cummings della Medical University of South Carolina e Katherine East del King’s College di Londra.
Lo scorso anno Kasza aveva già condotto uno studio che giungeva a conclusioni simili, basandosi sui dati dell’indagine annuale americana Population Assessment of Tobacco and Health (Path), giungendo alle stesse conclusioni. Ora però il campo si allarga, perché i dati analizzati sono quelli relativi al 2016, 2018 e 2020 dell’International Tobacco Control Four Country Smoking and Vaping Survey e coprono quindi quattro Paesi: Stati Uniti, Canada, Australia e Regno Unito. I partecipanti erano 2.815 fumatori quotidiani adulti che non avevano utilizzato la sigaretta elettronica nei sei mesi precedenti lo studio e avevano preso parte a due o più rilevazioni dell’indagine. I ricercatori hanno registrato la loro eventuale determinazione a smettere di fumare e in quanto tempo.
I risultati sono molto interessanti. Se infatti, indica lo studio, l’aver usato quotidianamente o meno la sigaretta elettronica con nicotina non faceva grande differenza per quei fumatori che si erano dichiarati intenzionati a smettere (anche se non è possibile sapere se chi non aveva svapato era ricorso ad altri ausili), la situazione cambiava molto per gli altri partecipanti. Nei primi sei mesi, infatti, quei fumatori che inizialmente non avevano intenzione di smettere hanno registrato maggiori probabilità di abbandonare il tabacco combusto (32,4%) quando hanno iniziato a usare quotidianamente l’e-cigarette, rispetto a chi non lo aveva fatto (6,8%). Insomma, l’uso regolare della sigaretta elettronica convinceva anche i fumatori più incalliti a cercare di smettere di fumare, aumentando il numero globale di chi abbandonava una abitudine altamente dannosa.
Iniziare a svapare nicotina – affermano gli autori nelle conclusioni dello studio – appare essere associato alla cessazione del fumo di sigaretta tra i fumatori che non avevano inizialmente intenzione di smettere di fumare. Escludere i fumatori che non intendono smettere di fumare dagli studi sul vaping e sulla cessazione del fumo può portare a sottostimare il potenziale beneficio per i fumatori di svapare quotidianamente”.

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