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Divieto di aromi, consumatori di sigarette elettroniche pronti alla mobilitazione

Succede in Francia: l'associazione Fivape pronta a scendere in piazza dopo la proposta proibizionista del Comitato contro il tabagismo.

L’86% degli svapatori francesi si dichiara molto preoccupato per la prospettiva di un divieto degli aromi diversi dal tabacco nei liquidi per sigaretta elettronica ed è pronto a mobilitarsi contro questa eventualità. A mettere in guardia su quella che definisce “una intensa mobilitazione dei consumatori” è Fivape (Fédération Interprofessionelle de la Vape), l’associazione degli operatori di settore d’oltralpe, che ha condotto un sondaggio online, ottenendo più di 6 mila risposte in appena due giorni. E la preoccupazione appare tutt’altro che infondata, almeno a giudicare dal fuoco di fila dei media francesi che, da alcuni giorni, sono impegnati in una intensa campagna contro gli aromi.
Tutto nasce da un rapporto pubblicato la settimana scorsa dall’associazione antifumo francese Cnct (Comité national contre le tabagisme), che ha chiesto di vietare immediatamente tutti i gusti diversi dal tabacco nelle sigarette elettroniche, definendoli “finalizzati esclusivamente ad adescare giovani consumatori” e negando che abbiano qualsiasi ruolo nell’aiutare gli adulti a smettere di fumare. Insieme al rapporto, il Cnct ha lanciato una massiccia campagna contro gli aromi a suon di sponsorizzazioni sui social. E i frutti si sono visti non solo nei titoli e negli articoli allarmistici della stampa francese, ma soprattutto nella presa di posizione del Ministro della salute François Braun, che in un’intervista televisiva ha giudicato “di buon senso” l’ipotesi di un divieto sugli aromi, aggiungendo di stare valutando la misura con alcuni suoi omologhi europei.
In un comunicato stampa di oggi Fivape definisce quello del Cnct un “colpo di comunicazione a effetto”, che potrebbe avere un effetto deleterio sui 4 milioni di vaper francesi. “Ancora una volta – continua l’associazione – la sigaretta elettronica viene trattata come un problema e non come una soluzione”. Gli aromi, spiega Fivape, non hanno lo scopo di sedurre i minori, ai quali la vendita dei prodotti del vaping è vietata dal 2016, ma piuttosto di consentire la creazione di miscele attraenti per i fumatori adulti. “Negare che gli aromi abbiano reso vincente l’e-cigarette fra i consumatori che hanno un’età media di 38 anni – aggiunge l’associazione – è deplorevole e denota la profonda ignoranza del vaping”. La sigaretta elettronica rimane il metodo per smettere di fumare preferito dai francesi il che renderebbe un divieto molto impopolare.
Fivape, infine, mette in guardia sulle conseguenze economiche che avrebbe tale misura. In gioco ci sono i 15 mila posti di lavoro, diretti o indiretti, garantiti dal settore indipendente del vaping. I negozi specializzati, continua l’associazione, incentrano il loro sostegno ai fumatori che desiderano smettere proprio sulla diversità dei gusti dei liquidi. Consentire solo i liquidi al tabacco ridurrebbe fortemente l’offerta, andando a privilegiare i prodotti delle multinazionali del tabacco. “Chiediamo alle autorità sanitarie – conclude Fivape – di considerare il rapporto del Cnct con la massima prudenza e le invitiamo a lavorare a stretto contatto con gli 8 mila professionisti del settore del vaping che, quotidianamente, aiutano i fumatori francesi a vivere una vita migliore e più sana”.

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