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Il valore delle esportazioni di sigarette elettroniche prodotte in Cina nella prima metà dell’anno è di poco più di 850 milioni di euro, un valore del 10,27% superiore a quello del 2022. Le sole aziende di Shenzhen hanno esportato sigarette elettroniche per un fatturato complessivo di 26,2 miliardi di yen (circa 170 milioni di euro). Cifra che sale a 35,2 miliardi di yen (circa 225 milioni di euro) se si considera l’intera provincia del Guangdong. Considerando anche gli accessori e i liquidi, le esportazioni cinesi rispetto all’analogo periodo dello scorso anno sono aumentate complessivamente del 48,5 per cento. I dati sono stati diffusi dall’agenzia delle dogane cinesi. Oltre il 90% per cento delle spedizioni sono destinate negli Stati Uniti che, in termini di volumi complessivi, superano tutto il resto del mondo messo insieme. In valori assoluti, come riporta l’ufficio delle dogane americane, da gennaio a maggio gli Stati Uniti hanno importato un totale di 175 milioni di sigarette elettroniche che, però, rispetto al 2022, significa un calo del 2,17%.