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UK, al via la consultazione sul piano anti fumo (e vaping) fra i minori

La preoccupazione è che le limitazioni proposte per la sigaretta elettronica rendano più difficile il passaggio ai fumatori adulti.

È attiva la consultazione annunciata dal premier britannico Rishi Sunak sul piano “Stopping the start”, pubblicato lo scorso 4 ottobre. Si tratta della proposta del governo non solo per sconfiggere il fumo, ma anche per bloccare la diffusione dell’uso della sigaretta elettronica fra le giovani generazioni. Il pubblico del Regno Unito è dunque chiamato a esprimersi sulle proposte che dovrebbero consentire al Paese di raggiungere la prima “generazione senza fumo”. E se per quanto riguarda il tabacco la proposta è una e senza sfumature (vietare per sempre la vendita di sigarette a chi è nato dal 1° gennaio 2009), le proposte che riguardano il vaping potrebbero avere conseguenze anche sui consumatori adulti.

Il premier inglese Rishi Sunak.

Fra le possibilità avanzate dal governo vi è infatti quella di limitare la varietà degli aromi e le loro descrizioni, in modo che non siano indirizzate ai minori. “Vogliamo garantire – afferma l’esecutivo – che questo sia attuato in una maniera che continui a incoraggiare i fumatori adulti a passare all’e-cigarette”. Una rassicurazione che però non ha avuto grande effetto sui consumatori, comprensibilmente preoccupati dalla possibilità di veder limitata la loro scelta. L’altra proposta che suscita perplessità è la limitazione alla vendita delle sigarette elettroniche monouso che – sostengono in molti – pur avendo incrementato l’uso giovanile e pur avendo un impatto ambientale, hanno anche fatto registrare un picco di passaggi dal fumo al vaping e sono importanti per alcune categorie di persone (per esempio detenuti e persone con disabilità cognitive). Il governo valuta, infine, la possibilità di aumentare il costo delle sigarette elettroniche, in modo da ridurre il numero dei giovani che le utilizza. Ma anche questa è una misura che avrebbe un effetto sui consumatori adulti, andando ancora una volta a infierire su quelli più svantaggiati.
Queste sono le proposte che potrebbero davvero influenzare negativamente il mercato della sigaretta elettronica nel Regno Unito e su queste il pubblico è chiamato a esprimersi. Il governo esorta direttamente a partecipare i giovani, gli insegnanti, i genitori, l’industria indipendente del vaping e i rivenditori, le autorità locali, i medici, gli esperti, gli accademici, i datori di lavoro e i sindacati. E qualcuno ha già iniziato a dire la sua sul piano di Sunak. L’associazione dell’industira del vapin UKvia teme che le misure allo studio possano scoraggiare i fumatori. “Invitiamo il governo a non attuare ulteriori leggi quando disponiamo già di una legislazione adeguata: dobbiamo solo applicarla correttamente. Una legislazione più restrittiva, come il divieto dei prodotti di svapo, porterebbe probabilmente a una crescita pericolosa in un mercato nero non regolamentato, come visto in altri Paesi come l’Australia”, ha dichiarato il direttore John Dunne.
Attualmente nel Regno Unito muoiono 250 persone al giorno a causa del fumo – ha aggiunto – ed è stato dimostrato che lo svapo è il modo più efficace per smettere ed è due volte più efficace di tutti gli altri metodi combinati. Qualsiasi decisione di limitare l’accesso degli adulti ai vaporizzatori, in particolare ai vaporizzatori usa e getta, su cui fa affidamento oltre la metà dei fumatori che desiderano smettere, sarebbe controproducente. Allo stesso modo, la ricerca ha dimostrato che vietare gli aromi spingerà una percentuale significativa di ex fumatori a tornare alle sigarette, con conseguenze potenzialmente fatali”.
Di avviso simile anche la Independent British Vape Trade Association (Ibvta). “Lavoriamo quotidianamente con le forze dell’ordine per fermare le vendite ai minorenni e con gli operatori sanitari delle autorità locali per fornire la e-cigarette come strumento per smettere di fumare – ha dichiarato il presidente Marcus Saxton – Il rischio è che la politica vada troppo oltre e tolga un prodotto vitale per smettere di fumare quando si potrebbe avere lo stesso impatto semplicemente applicando le regole esistenti”.
Il termine per la consultazione è fissato al 6 dicembre prossimo.

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