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Tassare anche gli aromi puri e i liquidi scomposti come se fossero liquidi pronti all’uso senza nicotina. È l’emendamento presentato dalle due forze di maggioranza relativa Forza Italia e Lega all’interno del dispositivo di conversione delle misure urgenti in materia economica e fiscale, in favore degli enti territoriali, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili. Se l’emendamento verrà approvato stravolgerà l’intero comparto del vaping. Tutti i prodotti allo stato liquido presenti nei negozi dovranno essere trattati come se fossero liquidi pronti all’uso. Quindi anche gli scomposti e gli aromi dovranno avere il contrassegno fiscale con codice assegnato dall’Agenzia delle dogane e monopoli e pagare l’imposta di consumo quantificata alla stregua dei liquidi pronti all’uso senza nicotina. La proposta di Lega e Forza Italia entrerebbe in vigore a partire dal mese di maggio del 2024, mese entro il quale i depositi fiscali dovranno avere smaltito le giacenze mentre i negozi avranno ancora tre mesi di tempo per poter vendere i prodotti non idonei. La tassa sugli aromi sarebbe identica a quella dei liquidi senza nicotina e le confezioni dovranno essere fascettate con il contrassegno fiscale. In sostanza, tutto ciò che sarà venduto allo stato liquido sarà soggetto a tassazione. L’emendamento dovrà essere votato prima in commissione e, se avrà parere favorevole, poi in aula del Senato in prima lettura. Se l’emendamento verrà approvato anche gli aromi e gli scomposti saranno fiscalmente trattati come liquidi pronti al’uso senza nicotina, sottostando all’equivalenza fiscale e con tassazione variabile di anno in anno a seconda dell’incremento della tassa sul tabacco e sulla volontà politica del momento.