Testata giornalistica destinata agli operatori del settore delle sigarette elettroniche - Registrazione Tribunale di Roma: 234/2015; Registro Operatori della Comunicazione: 29956/2017 - Best Edizioni srls, viale Bruno Buozzi 47, Roma - Partita Iva 14153851002

Fumo, Mohre: “Sigaretta elettronica miglior strumento per smettere”

L'Osservatorio mediterraneo sulla riduzione del danno interviene contro la rigidità dell'Organizzazione mondiale della sanità.

Il recente comunicato dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) in tema di sigarette elettroniche sorprende: si tratta di un allarme mirato sulle percentuali in aumento del fumo elettronico nell’ambito giovanile e sulla preoccupazione relativa alla dipendenza da nicotina”. Parole di Fabio Beatrice, direttore scientifico dell’osservazione mediterraneo sulla riduzione del rischio. I dati sui consumi giovanili sono presentati in maniera allarmistica, disgiunti dai consumi del fumo combusto nell’ambito della stessa popolazione giovanile e lontana dall’attuale contesto scientifico. “Siamo sorpresi che un ente come l’Oms esprima opinioni che prescindono dallo stato attuale delle ricerche. Il comunicato dichiara l’intento di voler proteggere bambini, giovanissimi e non fumatori dalla dipendenza da fumo, ma omette i 7 milioni di morti che ogni anno si verificano nel mondo maturano esclusivamente tra coloro che fumano le normali sigarette”.

Fabio Beatrice

Sembra una scorciatoia per non prendere atto dei dati scientifici che ci dicono come la e-cig non è una porta di accesso al fumo combusto ma una exit strategy dalle sigarette tradizionali – sottolinea Johann Rossi Mason, direttore del Mohre – i divieti non sostituiscono politiche reali e concrete per tenere i giovani lontani dal fumo, che in molti casi è una fase tipica dell’esperienza adolescenziali. Bisogna lavorare sui ragazzi per far capire che non esiste un fumo sano, senza chiudere la possibilità di cessazione totale o parziale ai forti fumatori di lungo corso. I prodotti devono essere disgiunti dalle politiche di accesso. E lo scorso 13 dicembre il Parlamento europeo ha adottato nel corso della sessione plenaria a Strasburgo il Rapporto sulle malattie non trasmissibili (Ncd) assumendo un rafforzato sostegno da parte del Parlamento Europeo alla riduzione del danno che ci si aspetta sia preso in considerazione nella revisione della Tpd”.
L’affermazione dell’Oms secondo cui “non è stato dimostrato che le sigarette elettroniche come prodotti di consumo siano efficaci per smettere di fumare” è sconfessata da una recente revisione Cochrane che ha esaminato 40 studi randomizzati per un totale di 22.052 partecipanti, concludendo che vi erano prove di alta certezza che le sigarette elettroniche con nicotina aumentavano i tassi di cessazione rispetto alla nicotina dispensata in formato farmacologico.
Ulteriormente – continua Rossi Mason – l’Oms riferisce che sono emerse prove allarmanti sugli effetti negativi sulla salute della popolazione riferendosi a lavori pubblicati anni fa e le cui evidenze sono state a più riprese costantemente smentite ad alto livello scientifico. Questa affermazione è palesemente falsa e lontana dalle evidenze della scienza più recente e accreditata. Nel febbraio 2023, la prestigiosa rivista Nature Medicine, oltre a confermare che sia nel Regno Unito che negli Stati Uniti l’uso di sigaretta elettronica si associava un aumento della cessazione del fumo del 10-15%, dimostrava che i fumatori che svapavano frequentemente avevano una probabilità significativamente maggiore di smettere di fumare rispetto ai fumatori che non svapavano. Anche i Cdc americani riferivano che era più probabile che i fumatori utilizzassero sigarette elettroniche nei tentativi di smettere rispetto a qualsiasi altro prodotto. Auspichiamo che il fumo elettronico venga vissuto, in coerenza con le evidenze scientifiche, come una opportunità di aiuto per i milioni di fumatori che si ammalano e muoiono e non sia utilizzato impropriamente – conclude Rossi Mason – come uno ‘strumento di distrazione di massa’ per sviare l’attenzione dei governi e della popolazione mondiale dalla reale questione del fumo combusto sul quale non c’è mai alcuna marcia indietro”.

LEGGI ANCHE:

Attacco frontale dell’Oms alla sigaretta elettronica: vietare gli aromi

Nuova revisione Cochrane su sigaretta elettronica e uso giovanile

Revisione Cochrane confronta e-cig e farmaci per smettere di fumare

Articoli correlati