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Nuova revisione Cochrane su sigaretta elettronica e uso giovanile

Obiettivo è capire quali interventi funzionano per prevenire il vaping fra i minori. Per ora nessuno studio giudicato idoneo.

Si intitola “Interventions to prevent or cease electronic cigarette use in children and adolescents” la nuova revisione sistematica Cochrane pubblicata ieri, mercoledì 15 novembre. Si tratterà di una “living review”, quindi di una revisione permanente. Come per quella sull’efficacia della sigaretta elettronica, quindi, i ricercatori cercheranno nuovi studi a cadenza mensile e pubblicheranno aggiornamenti quando riterranno di avere nuove prove scientifiche rilevanti.
In risposta agli allarmi sull’aumento del vaping fra i minori, Cochrane, che rappresenta il gold standard nella ricerca, ha deciso di passare al setaccio la letteratura scientifica per capire quali interventi e in quale misura sono efficaci per prevenire o far cessare l’uso della sigaretta elettronica fra bambini e adolescenti dai 19 anni in giù. Come obiettivi secondari la revisione voleva esaminare l’effetto di tali interventi anche sull’uso di prodotti del tabacco (ad esempio sigarette, sigari e tabacco da masticare) sempre nella stessa fascia d’età, e valutare eventuali conseguenze sulla salute fisica e mentale dei singoli o sulle organizzazioni in cui tali interventi vengono implementati attuati.
Diciamo subito che la ricerca per ora non ha dato alcun esito. Al primo maggio del 2023 Cochrane non ha trovato nessuno studio randomizzato controllato che rispondesse ai suoi criteri di selezione. “Dei 110 studi valutati – spiegano infatti gli autori – ne abbiamo considerato 88 non idonei per l’inclusione per i seguenti motivi: risultato inappropriato (27 studi); intervento (12 studi); ideazione dello studio (31 studi); e partecipanti (18 studi)”. Ne rimangono 22, che sono però ancora in corso, che potrebbero essere idonei per un futuro aggiornamento.
Dunque al momento la scienza non fornisce una risposta su quali metodi funzionano per allontanare i minori dal vaping. “Non abbiamo identificato alcuno studio randomizzato controllato che soddisfacesse i criteri di inclusione per la revisione e, come tale, non sono disponibili prove per valutare il potenziale impatto di interventi mirati all’uso di sigarette elettroniche da parte di bambini e adolescenti, al consumo di tabacco o ad eventuali effetti avversi non desiderati”, conclude infatti la revisione. L’iniziativa di Cochrane, per quanto al momento non ancora conclusa, ha comunque il merito di evidenziare una lacuna nella ricerca scientifica e sarà certamente utile per darle un indirizzo. È quindi molto probabile che in futuro inizieremo ad avere le prime risposte su come affrontare un problema, quello dell’uso giovanile, che rischia di vanificare il potenziale di riduzione del danno delle sigarette elettroniche per i fumatori adulti.

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