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Fda Usa: “La sigaretta elettronica riduce il danno del fumo”

In un articolo il direttore del Ctp Brian King insiste sulla necessità di educare alla differenza di rischio fra diversi prodotti.

I prodotti del tabacco non combustibili, come le sigarette elettroniche, generalmente presentano rischi per la salute inferiori per chi li utilizza rispetto ai prodotti del tabacco bruciati. La National Academies of Sciences, Engineering, and Medicine (Nasem) degli Stati Uniti ha trovato prove conclusive che il passaggio completo dalle sigarette alle sigarette elettroniche riduce l’esposizione di una persona a molte sostanze tossiche e cancerogene presenti nelle sigarette di tabacco combuste”. È questo un passaggio di un importante articolo pubblicato lo scorso aprile su Nature Medicine e rivolto principalmente agli operatori sanitati, intitolato “Nicotine e-cigarette: considerations for healthcare providers”. L’importanza di questo intervento è dovuta principalmente al fatto che a firmarlo, insieme a Benjamin Toll e Tracy Smith della Medical University of South Carolina, è Brian King, il direttore del Center for Tobacco Products (Ctp) della Food and Drug Administration degli Stati Uniti.

Brian King (photo Fda)

Coerentemente con le posizioni espresse in passato, King ricorda che l’uso del tabacco continua ad essere la principale causa di malattie e morti prevenibili negli Usa. E poi aggiunge: “Non esistono prodotti del tabacco sicuri; tuttavia, i rischi per la salute derivanti dai prodotti del tabacco esistono in un continuum, e i prodotti combustibili come le sigarette sono i più dannosi”. Educare non solo i fumatori ma anche gli operatori sanitari a conoscere questa differenza di rischio fra i diversi prodotti è fondamentale. Premesso che nemmeno le e-cigarette sono del tutto innocue, e dunque non dovrebbero essere utilizzate da minori e da non fumatori, il direttore del Ctp descrive il lungo iter che i prodotti del vaping devono percorrere per poter essere commercializzati negli Usa, che prevede anche la dimostrazione che i benefici del prodotto superano i suoi rischi per la popolazione.
Ad oggi, ricorda King, sono 23 i prodotti del vaping che la Fda ha ritenuto soddisfacessero gli standard richiesti. Come noto e come lamenta l’industria, si tratta soprattutto di device scarsamente performanti con liquidi esclusivamente al gusto di tabacco, ma sono comunque sigarette elettroniche. Questo, però, non è riuscito a riparare ad anni di massiccia disinformazione. “Nonostante le conclusioni del Nasem, secondo cui la sostituzione completa delle sigarette con le sigarette elettroniche riduce l’esposizione a numerose sostanze tossiche e cancerogene – si legge nell’articolo – molti negli Stati Uniti credono che le sigarette elettroniche siano altrettanto dannose, o più dannose, per la salute, mentre circa l’11,4% ritiene siano meno dannose. Allo stesso modo, anche molti medici ritengono che tutti i prodotti del tabacco siano ugualmente dannosi”.
Le conseguenze sono nefaste. Da una parte l’errata percezione dei medici li porterà a dare ai pazienti consigli non coerenti con le evidenze scientifiche; dall’altra scoraggerà i fumatori dal passare completamente al vaping e quindi aumenterà le probabilità che continuino a fumare. Su questo Brian King è molto chiaro. “Gli operatori sanitari – scrive – possono prendere in considerazione di informare sui rischi relativi dei prodotti del tabacco gli adulti che fumano e hanno provato senza successo terapie farmacologiche approvate dalla Fda. Allo stesso tempo, per gli adulti che fumano, è fondamentale rafforzare l’importanza di una transizione completa dal fumo all’uso esclusivo di sigarette elettroniche, al fine di realizzare il pieno beneficio per la salute e di non protrarre l’uso di entrambi i prodotti”.
Da parte sua l’Fda lo scorso mese creato sul suo sito una pagina dedicata proprio alle differenze di rischio dei diversi prodotti del tabacco. Inoltre, King insiste sulla necessità di agire anche direttamente sui fumatori, creando campagne informative basate sulle evidenze scientifiche e rivolte al pubblico da parte di enti governativi e non. Perché, come ricorda ancora il direttore del Ctp, “decenni di ricerche hanno documentato che il fumo di sigaretta danneggia quasi ogni organo del corpo; Il fumo di sigaretta contiene quasi 7.000 sostanze chimiche, circa 70 delle quali provocano il cancro”. Passare alla sigaretta elettronica riduce questo danno.

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