Testata giornalistica destinata agli operatori del settore delle sigarette elettroniche - Registrazione Tribunale di Roma: 234/2015; Registro Operatori della Comunicazione: 29956/2017 - Best Edizioni srls, viale Bruno Buozzi 47, Roma - Partita Iva 14153851002

Pacco di Natale, in distribuzione il nuovo numero del bimestrale cartaceo

Pubblichiamo un'anteprima dell'editoriale della rivista cartacea Sigmagazine da domani in uscita attraverso i tradizionali canali distributivi della filiera del vaping.

Anticipiamo l’editoriale del direttore nel nuovo numero di Sigmagazine bimestrale in distribuzione da domani. Nella foto di copertina, Debora Di Bari ritratta in occasione della manifestazione nazionale del 29 novembre.

Cinquecento euro di tassa per un litro di prodotto che ne costa 20; introduzione dell’illecito di contrabbando; negozi e distributori sotto Monopolio; produttori accusati di evadere il fisco per milioni di euro; shop online drasticamente ridimensionati. L’Italia è l’unico Paese del mondo occidentale a considerare la sigaretta elettronica più dannosa del fumo e per questo la rende anche più costosa delle sigarette. Mentre in Inghilterra il governo la consiglia e la supporta come strumento di riduzione del danno, il nostro governo la vieta e la ostacola per interesse erariale, come da parole dei giudici costituzionali che potete leggere voi stessi nel documento che abbiamo scelto di pubblicare in maniera integrale a partire da pagina 16. L’autunno gelido del vaping è stato caratterizzato da manifestazioni di piazza, incontri pubblici, riunioni private: prima dell’approvazione della legge di Bilancio si era tentato in tutti i modi di parare l’affondo governativo.
Non si è riusciti a correggere l’emendamento Vicari, né a cambiare direzione con il cosiddetto emendamento Rotta-Boccadutri-Abrignani che, anzi, per strane alchimie accadute in Commissione bilancio, introduce sotto certi aspetti limitazioni ancora più rigide. Ancora una volta, il governo ha fatto trovare uno sgradito regalo sotto l’albero degli operatori del vaping. Un vero e proprio pacco di Natale.
Un mese di discussione e dialogo, scontri e confronti tra politica, lobby e associazioni non è servito a far cambiare idea al Ministero delle Finanze.
Fa specie che il ministro della Salute non sia mai intervenuta nel dibattito. Beatrice Lorenzin è rimasta impassibile osservatrice. Il suo prolungato silenzio, purtroppo, è però valso più di mille parole.
Nonostante la comunità scientifica abbia ormai messo un punto esclamativo sull’effettiva capacità della sigaretta elettronica di ridurre il danno, l’Italia penalizza, monopolizza, sanziona, accentra e tassa. Inspiegabile. Incommentabile. Ridicolo. Vergognoso.

Articoli correlati