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Sigarette elettroniche, Giacomello (Vapitaly): “L’Europa potrà salvarci”

Parla il fondatore e presidente della Fiera italiana del vaping: "Se, come crediamo, la Commissione metterà in luce le storture della nostra legislazione, sarà il caso di intervenire rapidamente per modificarle”.

Con i monopoli  sui liquidi per le sigarette elettroniche – estesi anche a quelli puramente aromatici, che non contengono nicotina – lo Stato ha prodotto enormi rincari per gli acquirenti: a portare il caso all’europarlamento è il deputato europeo Lorenzo Fontana, vicesindaco di Verona e vicesegretario della Lega, che ha presentato un’interrogazione alla Commissione Europea per chiedere di fare luce sul carico burocratico e fiscale che, con l’ultima legge di Bilancio, è stato imposto al settore.
Governo e maggioranza hanno infatti introdotto nel 2015 un’imposta di consumo sui liquidi, con rincari fino a 4,50 euro a flacone da 10 millilitri (450 al litro) e, più recentemente, forti limitazioni sulla vendita al dettaglio e divieto d’importazione con conseguenti rischi di sanzioni amministrative e penali per gli ignari turisti che si recano in Italia con la propria provvista di liquidi acquistata all’estero.
Mosè Giacomello, presidente di Vapitaly la più importante fiera europea del settore che si tiene a Verona, ha sottolineato: “Ritengo molto importante che il tema della legislazione italiana sulla sigaretta elettronica sia stato sottoposto al vaglio della Commissione Europea e di questo ringrazio l’onorevole Fontana. Se, come crediamo, la Commissione metterà in luce le storture della nostra legislazione, allora sarà il caso di intervenire rapidamente per modificarle perché si mettono a rischio centinaia di negozi, migliaia di posti di lavoro e milioni di euro di entrate per lo Stato”.
In vista della prossima edizione della manifestazione, Giacomello aggiunge: “Verona ospita Vapitaly, la principale fiera europea del settore e momento di incontro di tutti i professionisti del settore. Il prossimo 19 maggio Vapitaly aprirà nuovamente i cancelli di Veronafiere ad oltre 25 mila persone in rappresentanza di oltre 9 milioni di cittadini europei che hanno scelto il vaping come strumento di riduzione del danno da fumo. Mentre paesi come l’Inghilterra ritengono che il vaping sia la soluzione più efficace per smettere di fumare, in Italia si continua a privilegiare gli interessi delle lobby legate al mondo del tabacco”.

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