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Perfino la Russia è più liberale dell’Italia in materia di vaping. Il ministro dell’Industria e del commercio Denis Manturov ha annunciato che presto il governo adotterà una normativa per i soli prodotti del vaping, scindendola dal tabacco. Ma non solo, il governo attuerà tutte le iniziative a disposizione al fine di sostenere il passaggio dei fumatori ai nuovi dispositivi di riduzione del danno. “Gli apparecchi elettronici – ha spiegato il ministro Maturov al principale giornale russo di approfondimento economico – Numerosi esperti ripetono sempre una cifra: le sigarette elettroniche sono del 95 per cento meno nocive delle sigarette tradizionali. Sulla cifra si può discutere ma sul fatto che siano meno tossiche non si può. Di conseguenza, la nuova normativa che separa il tabacco dal vaping deve essere redatta senza alcuna ambiguità“.
Mentre la comunità dei vapers e dei produttori ha dato cenni di soddisfazione, auspicando che il governo possa al più presto iniziare l’iter legislativo, qualche perplessità viene espressa dai rappresentanti delle multinazionali del tabacco, soprattutto per quanto riguarda la vendita online. “Molte sigarette elettroniche vengono prodotte da fabbricanti sconosciuti – ha commentato Karina Korotkina, direttrice commerciale della divisione russa di Japan Tobacco – e poi vengono vendute sui social network e sul web“.