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Philip Morris International ha lanciato l’iniziativa L’anno del non-fumo, un invito all’azione per fumatori, non fumatori, responsabili delle politiche di controllo e delle autorità di regolamentazione per guidare ad un futuro migliore i fumatori di tutto il mondo che, secondo le stime dell’Oms, sono 1,1 miliardi. Proprio l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha previsto che nel 2025 ci sarà ancora lo stesso numero di persone che fumano. Nonostante gli sforzi globali per incoraggiare la cessazione, le politiche di prevenzione e comunicazione nazionali non stanno funzionando. Lo slogan ideato da Philip Morris può funzionare perché è emplice ma efficace allo stesso tempo e riassume il vero concetto della riduzione del danno: “Se non fumi, non iniziare. Se fumi, smetti. Se non smetti, cambia“. L’invito a passare agli strumenti di riduzione del danno è preciso. Chi non vuole o non riesce a smettere di fumare può almeno passare ad utilizzare prodotti a rischio ridotto. Le sigarette elettroniche, in tal senso, sono quelle che al momento abbattono maggiormente i danni da fumo: secondo Public Health England, i vaporizzatori riducono le tossicità e i danni da fumo del 95 per cento. Tesi che ormai è riconosciuta universalmente non solo dalla scienza ma anche dagli stessi produttori di sigarette. Jacek Olczak, chief operating officer di PMI, ha commentato: “L’eliminazione della combustione riduce drasticamente i livelli di sostanze chimiche dannose. Vi è un crescente ormai un consenso unanime tra gli scienziati e gli esperti di salute pubblica: i prodotti senza combustione sono una scelta di gran lunga migliore rispetto alle sigarette“. Durante l’anno del non-fumo, l’attività e le dichiarazioni pubbliche di Philip Morris andranno nella direzione di “consentire alle persone di fare una scelta informata sulle alternative migliori“.