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Sentenza storica in India. La sigaretta elettronica non può essere considerata equivalente a un farmaco. Lo ha stabilito l’Alta corte di Bombay in seguito al ricorso di un produttore che si era visto sequestrare l’intera produzione per una presunta violazione della legge. Nelle motivazioni che hanno portato al dissequestro, il giudice Amit Desai ha spiegato che la sigaretta elettronica non può essere considerato un medicinale. “Un medicinale è usato per ridurre o prevenire una malattia. La sigaretta elettronica sostituisce la sigaretta. Pertanto, la legge sul farmaco non può essere applicata“. La sentenza apre dunque nuovi e ottimistici spiragli in India, dove al momento è vietato importare, fabbricare e vendere qualunque prodotto del vaping. Già a febbraio la corte di Delhi aveva stabilito che i liquidi per sigarette elettroniche non possono essere considerati prodotti del tabacco e che non possono essere sottoposti alla stessa normativa delle sigarette tradizionali. Due punti a favore segnati in tribunale che potrebberero spingere il legislatore a redigere una normativa ad hoc.