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Sigarette elettroniche, il professor Beatrice: “Il mondo si cambia dal basso”

Il commento sui recenti fatti statunitensi del direttore del centro antifumo dell'ospedale San Giovanni Bosco di Torino.

In questi ultimi tempi stanno suscitando gran clamore le notizie sulla sigaretta elettronica che giungono dagli Stati Uniti, dove una sconosciuta malattia polmonare starebbe diffondendosi tra i consumatori. Approfondimenti e inchieste sono state fatte anche in Italia dove, a differenza degli Usa, il mercato della sigaretta elettronica e dei liquidi di ricarica è rigidamente controllato sia dal Ministero della salute che dal Ministero dell’economia. Oltretutto, l’Europa ha emanato una apposita Direttiva per normare l’intera filiera. Un provvedimento analogo negli Stati Uniti ancora non esiste tanto che, in virtù del loro federalismo, ogni contea può intervenire a proprio piacimento creando così disparità e confusione. Il professor Fabio Beatrice, otorinolaringoiatra e direttore del centro antifumo dell’ospedale San Giovanni Bosco di Torino, così commenta la situazione attuale di incertezza e le pressioni che stanno colpendo il comparto: “Io sono fiducioso che la verità venga sempre a galla. Il vantaggio dello svapo rispetto al fumo è talmente grande da metter paura. Detossificare del 95 per cento (come misurato dai ricercatori della sanità pubblica britannica) vuol dire avere molti meno tumori, infarti ed ictus. Se solo la e-cig prendesse un 30 per cento del mercato analogico ci sarebbe un crollo di fatturato per molte case farmaceutiche. È chiaro che vi sia forte resistenza al cambiamento. Per un medico conta solo la difesa della salute ma è inutile negare che ci sono molti interessi sulla questione. La gente lo capirà comunque perché chi passa dalla sigaretta alla e-cig percepisce direttamente il vantaggio. Alla fine il mondo si cambia dal basso”.

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