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Il Comune di Sassari scrive la storia della lotta al fumo: dallo scorso 24 giugno è vietato fumare nei luoghi pubblici all’aperto ma anche durante le attese in fila prima di entrare in luoghi al chiuso (uffici pubblici, supermercati, cinema, teatri). Parchi, giardini, aree di attesa e sosta: il sindaco Gian Vittorio Campus (medico, già senatore del Pdl) ha firmato una ordinanza che li eleva ad aree libere dal fumo. La decisione è nata osservando i comportamenti dei cittadini in occasione dell’emergenza sanitaria legata alla diffusione del nuovo coronavirus. “In concomitanza con la diffusione del virus Sars-Cov-2 sono aumentate le occasioni in cui i cittadini si trovano in coda in aree pubbliche in attesa di accedere a esercizi commerciali, cinema, musei, uffici pubblici e privati e ogni altro luogo che richieda il contingentamento delle presenze”. Quindi, tenuto conto che “l’Organizzazione Mondiale della sanità riconosce che il tabagismo rappresenta uno dei più gravi problemi di sanità pubblica a livello mondiale ed è uno dei maggiori fattori di rischio nello sviluppo di patologie neoplastiche, cardiovascolari e respiratorie”, il sindaco ha ritenuto opportuno ordinare che “sull’intero territorio comunale:
- a) È vietato fumare alle persone in coda in aree pubbliche in attesa di accedere a esercizi commerciali (pubblici esercizi, esercizi di vicinato, medie e grandi strutture di vendita), cinema, musei, uffici pubblici e privati, e ad ogni altro luogo;
- b) È vietato fumare all’aperto presso le fermate dei mezzi di trasporto pubblico;
- c) È vietato fumare all’interno di parchi, giardini pubblici, aree verdi accessibili al
pubblico, nei cortili di pertinenza delle scuole”.
I cittadini o le associazioni hanno tempo sino al 23 agosto per ricorrere al Tar per chiedere, eventualmente, l’annullamento dell’ordinanza. Il rispetto del divieto è demandato “alla Polizia Municipale e alle forze dell’ordine“.
L’ordinanza non prende in considerazione le sigarette elettroniche che potranno quindi essere ancora utilizzate dai cittadini o dai turisti in visita a Sassari. Più complessa la fattispecie legata ai riscaldatori di tabacco perché, pur essendo strumenti a rischio ridotto, producono fumo e consumano tabacco. La controversia potrà essere risolta soltanto con una seconda ordinanza.