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Un giovane francese rischia una menomazione alla mano destra in seguito allo scoppio di una batteria clone. Ed è subito polemica contro le e-cig, considerate pericolose. Ma come spesso accade si tende alla generalizzazione senza entrare nel cuore del problema.Stando ai dati dell’associazione francese fumo elettronico (Fivape) si verificherebbe un incidente ogni milione di batterie vandute sul territorio francese. Né più né meno quanto accade con ogni altro prodotto elettronico. Sempre che esso, però, sia originale. Guardando quanto accaduto, però, ci si rende conto di un aspetto di non secondaria importanza. La batteria scoppiata è una 26650 montata su una mod clone Decepticon, richiamandosi ad un personaggio della serie Transformers. Per intenderci, la batteria in questione è venduta a 30 euro mentre il costo del modello originale si aggira sui 200 euro. Ma, secondo Stephane d’Elia, tra i maggiori distriburi di ecig in Francia. il modello clonato ha un avidente difetto di fccbricazione: non dispone della chiusura di sicurezza che impedisce in caso di surriscaldamento di arrestare il gas e quindi evitare lo scoppio. Jean-Philippe Planchon, fondatore di myVapors Europe, distributore europeo di Joyetech e Eleaf, si dice “spaventato dall’enorme quantità di contraffaizoni presenti sul mercato” Secondo le sue stime, “almeno il 10 per cento dei prodotti sono contraffatti ma purtroppo è difficile tenerli tutti sotto osservazione perché spesso sono molto simili agli originali”. Solo all’apparenza, però, perché la differenza è proprio nelle misure di sicurezza e nei particolari che a prima vista potrebbero sembrare di secondaria importanza ma che in realtà sono fondamentali per il corretto funzionamento delle batterie. Le mod Decepticon e le batterie 26650 sono state tolte dal mercato.
