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E-cig-Tax anche in Francia. Insorgono gli economisti: “Controproducente”

“Applicare una tassa sulle sigarette elettroniche sarebbe contro producente per la lotta contro il fumo”. Questa la tesi sostenuta dall’Istituto economico Molinari, uno tra i maggiori gruppi francesi di pensiero liberale. Anche il governo Hollande starebbe infatti per introdurre una tassazione per le ecig e per i liquidi di ricarica.

“La Francia è ad un punto di svolta per l’involuzione del consumo di tabacco e la tassazione speciale della sigaretta elettronica potrebbe compromettere la lotta contro il fumo”, avverte l’Istituto. Il governo Hollande invece sarebbe tentato di introdurre una tassazione al fine di “compensare perdite fiscali conseguenti al minore consumo di tabacco”. Ad oggi, solo due Stati degli Usa, Italia e Portogallo hanno introdotto una tassazione ad hoc su ecig e liquidi. In Italia la questione è da anni al vaglio di Corte Costituzionale e Tar e tutte le volte che si sono dovute esprimere l’hanno fatto in maniera contraria al governo. “Coraggio politico – dicono dall’Istituto Molinari – sarebbe quello di riconoscere e affermare il ruolo fondamentale che la sigaretta elettronica potrebbe svolgere nella lotta contro il fumo”, continua. Lo svapo in effetti “produce effetti meno nocivi sul corpo umano”. Anzi, proprio per questo, il settore delle ecig dovrebbe beneficiare di un “quadro fiscale privilegiato. Il mercato della sigaretta elettronica in Francia ha fatturato 395 milioni di euro nel 2014, di cui due terzi per vendite di liquidi di ricarica. Il settore rappresenta quindi il “2 per cento delle vendite dei prodotti del tabacco”. Una percentuale da non sottovalutare vista la “giovane età” del settore.

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