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Vip chiamati a raccolta per il rilancio di Iqos

Presentata a Roma la nuova Iqos di Philip Morris che come per la versione precedente si tratta di un riscaldatore di tabacco che, come da evidenze scientifiche già pubblicate, produce fumo come conseguenza della presenza di tabacco secco.

di Giovanni Favino

Sigarette, sigarette elettroniche, dispositivi elettronici: tutti figli di una grande famiglia? Certo che no, e a dirlo è la scienza e l’esperienza.
La letteratura sul tabacco è ampia e documentata: il fumo è tossico e cancerogeno, tanto che molte nazioni, Italia compresa, hanno emanato leggi antifumo a tutela della salute.
I dati ogni anno dipingono una realtà senza veli: fino a 83 mila persone ci lasciano la vita, per quella che dal Ministero della Salute viene definita “un’epidemia”.
Per contro, la sigaretta elettronica, accolta con scetticismo nei primi anni di vendita, si è dimostrata sempre più un’alternativa a ridottissimo rischio. Il segreto è nel funzionamento senza combustione, basato sulla vaporizzazione di liquido composto da sostanze testate, in uso da decenni nel campo alimentare e della cosmesi.
Via via che le ecig han preso piede, gli scienziati di tutto il mondo si sono preoccupati di verificarne la bontà, giungendo alla conclusione che l’entità dei danni è drasticamente ridotta rispetto alle sigarette di tabacco, al punto che il governo britannico ha apertamente promosso l’utilizzo delle ecig nella sanità.
Schermata 05-2457525 alle 13.40.43Le multinazionali del tabacco sono corse ai ripari, cercando di rispondere al “fenomeno ecig” con i loro prodotti. Oltre qualche tentativo di immettere sul mercato cigalike a sistema chiuso, Philip Morris ci sta provando con la Marlboro iQos, che pur essendo un dispositivo elettronico non è una sigaretta elettronica ma un riscaldatore di tabacco.
La differenza è fine ma profonda.
Marlboro iQos, classificato come “sistema rivoluzionario” dalla stessa azienda madre è un dispositivo che scalda vero tabacco, tramite una lamina di platino e ceramica, portandolo a 350°C e producendo quindi una miscela gassosa di sostanze derivanti dalla mini sigaretta inserita all’interno. PM specifica che non è una sigaretta elettronica, perché si usa vero tabacco, facendone forse un vanto, anziché liquidi che nulla hanno a che fare con questa pianta.
La scienza ha confermato la diversità tra i due dispositivi: le analisi del dottor Roberto Boffi e della dottoressa Chiara Veronese hanno rilevato la produzione di alcani, acidi organici e soprattutto formaldeide all’interno di questo sistema rivoluzionario, diverso dalla ecig sia nella sostanza, sia, è il caso di dirlo, nelle sostanze. Insomma, la “rivoluzione iQOS”, pur non utilizzando la combustione, potrebbe avere conseguenze diverse sulla salute, rispetto alle ecig. Non di sola scienza vive l’uomo, viene però da pensare vedendo gli eventi organizzati nei concept store dedicati a questo dispositivo.

iqos5iqos4iqos3iqos2Pochi giorni fa infatti, presso l’iQos Embassy di Roma, si è svolta una serata “Convivium”, dove a farla da padroni sono stati il cibo, la buona musica e la socialità. Tra i vari partecipanti all’evento erano presenti Boosta dei Subsonica, protagonista della serata, oltre a Giulia Andò, Eva Grimaldi, Nicoletta Romanoff e la giornalista Greta Mauro. Tutti immancabilmente fotografati con la Iqos in mano.
Interessante anche la presenza di Clementina Montezemolo, figlia dell’ex presidente della Ferrari, azienda che vede una partnership di lunga data con la stessa Philip Morris.  E’ probabile che tra un bicchiere di buon vino e un pezzo di musica eclettica, gli invitati abbiano avuto modo di provare il nuovo dispositivo elettronico marchiato Marlboro, anche perché si sa, le rivoluzioni riescono meglio quando i partecipanti sono a proprio agio.

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