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Campagne antifumo, gli esperti: no immagini shock, sì aumento del prezzo

I dati francesi dimostrerebbero che non è il pacchetto di sigarette neutro, cioè senza loghi e immagini di riconoscimento, la soluzione al tabagismo ma slogan antifumo e prezzi alti.

Non è il pacchetto di sigarette neutro, cioè senza loghi e immagini di riconoscimento, la soluzione al tabagismo. Questo sembra emergere dalla Francia che, a poco più di un anno dall’introduzione di questa misura, tira le somme fallimentari dell’esperienza. Da gennaio 2017 il governo d’Oltralpe ha introdotto il pacchetto verde oliva – a quanto pare il colore meno invitante che esista – con foto shock e le avvertenze sul rischio che coprono l’intera superficie frontale e posteriore del parallelepipedo. La convinzione era che questo sarebbe servito ad abbassare il tasso dei fumatori francesi, attestato al 29 per cento. Ma non è andata così. Secondo i dati diffusi dall’Osservatorio francese per le droghe e le dipendenze, infatti, nell’anno da poco terminato le vendite di sigarette si sono ridotte di un misero 0,7 per cento.
Un risultato talmente esiguo da non lasciare spazio ad interpretazioni e che dovrebbe servire da monito a quei Paesi, come l’Italia, dove si discute l’adozione del pacchetto neutro, aspettandosi chissà quali risultati. D’altronde è da un po’ che psicologi e sociologi mettono in guardia sull’uso di messaggi terroristici e immagini shock per spingere i fumatori a smettere. Queste pratiche finiscono per rivelarsi controproducenti, perché inducono nei destinatari frustrazione, ansia e scarsa autostima o addirittura meccanismi di sfida. “Bisognerebbe lanciare slogan antifumo – commentava la dottoressa Sara Evans-Lacko a margine di uno studio pubblicato sulla rivista Social Science & Medicine – che si concentrino più sugli effetti positivi ottenuti da chi ha smesso di fumare e beneficia di una migliore qualità di vita”. Dunque governi e istituzioni sanitarie dovrebbero concentrarsi su misure che hanno già dimostrato di non essere efficaci.
Ed è sempre la Francia ad indicare una via percorribile. Il 13 novembre 2018 ha aumentato di 30 centesimi il costo del pacchetto di sigarette e di 10 quello del tabacco da rollare e le vendite hanno registrato un calo. Dal 1 marzo di quest’anno il prezzo delle sigarette ha subito un aumento significativo, arrivando a 8 euro a pacchetto . Ma il governo Macron non intende fermarsi e prevede di arrivare a 10 euro entro il 2020 e in vista di questo ha adottato un piano quadriennale di riconversione dei tabaccai, che li aiuti a sopravvivere al calo di vendite del tabacco.

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