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“Non solo tabacco, vogliamo anche le sigarette elettroniche”

Philippe Coy, presidente dell'associazione tabaccai francesi: "Spostarci verso questo nuovo consumo ci permetterà di mantenere i nostri clienti attuali".

I tabaccai francesi dovrebbero guardare al mercato della sigaretta elettronica. A dirlo in un’intervista al quotidiano Les Echo è Philippe Coy, eletto lo scorso ottobre alla presidenza della Conféderation des Buralistes, la federazione dei tabaccai d’oltralpe. Il neopresidente si trova subito con una gatta da pelare di non poco conto: l’aumento del costo del pacchetto di sigarette – che nel giro di pochi mesi è passato da 7 a 10 euro – ha naturalmente causato una diminuzione delle vendite. E, secondo Coy, i 100 milioni di euro in quattro anni stanziati dal governo per aiutare la riconversione in negozi di vicinato, non bastano a garantire un futuro ai circa 24.500 tabaccai francesi.
Bisogna dunque, sostiene il presidente, “cambiare logica, partire all’offensiva commerciale” e, soprattutto diversificare l’offerta. Diversificazione che per Coy passa anche dalla vendita di sigarette elettroniche. “In futuro – spiega a Les Echo – avremo tre scaffali di tabacco: i prodotti classici, le sigarette elettroniche e i riscaldatori”. E poi continua: “Ho scoperto il vaping per caso cinque anni fa. Sono rimasto stupefatto scoprendo che questi prodotti si potevano acquistare in farmacia, ma non da noi. La confederazione non ne voleva sapere”. Ma Coy è ben determinato a invertire la rotta: “Dobbiamo investire su questo mercato, anche se oggi conta solo due milioni di consumatori. Perché sono i fumatori che vanno verso la sigaretta elettronica. Spostarci verso questo nuovo consumo ci permetterà di mantenere i nostri clienti attuali”.
Insomma, in Francia sta per ripetersi quanto accaduto in Italia, dove i tabaccai, dopo un primo periodo di scetticismo, hanno fortemente voluto poter vendere i prodotti per il vaping, per arginare l’erosione di quello che ritengono il loro mercato e la loro clientela. Loro e di nessun altro. Coy va oltre, convinto che i tabaccai “abbiano un ruolo da giocare nel campo della salute pubblica” (e anche questa l’abbiamo già sentita dalle nostre parti). E propone al Ministro della salute francese di coinvolgere i tabaccai come partner del mese senza tabacco, che sarà il prossimo novembre. Anzi si spinge un passo più in là: i tabaccai potranno dire ai fumatori che esistono offerte meno nocive. “Diventerà il mese del vaping”, dichiara, facendo sollevare più di un sopracciglio fra gli operatori e i consumatori del settore dell’elettronica.

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