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Sigarette elettroniche, ok distributori automatici entro 10 metri da negozio

Il criterio della distanza è fondamentale per essere in regola con autorizzazione Aams. Contrariamente, può essere collocato ovunque ma privo dei liquidi soggetti ad imposta.

L’Agenzia delle dogane e monopoli sta accompagnando le autorizzazioni alla vendita di liquidi da inalazioni con un avviso che dispone le regole per poter utilizzare i distributori automatici. Secondo quanto disposto dall’articolo 62 quater delle legge che disciplina i tabacchi e le sigarette elettroniche ed incrociandolo con le disposizioni operative di Aams, si desume che chiunque abbia un distributore automatico possa utilizzarlo entro il limite di 10 metri dal negozio, così come avviene per i tabaccai. Non occorre una autorizzazione aggiuntiva ma bisogna segnalarne la presenza in fase di richiesta o nel momento dell’installazione. Soddisfacendo queste condizioni, il distributore può essere rifornito anche con i liquidi con e senza nicotina purché sia prevista la funzionalità di riconoscimento della maggiore età del cliente.
I distributori che non sono collocati entro i 10 metri non possono essere caricati con i liquidi da inalazione. Non esiste alcun preavviso né tempo cuscinetto: le forze dell’ordine possono intervenire e sanzionare nell’immediatezza. Tutti i prodotti che non rientrano nella disciplina dei tabacchi e non sono soggetti ad autorizzazione possono essere venduti anche attraverso i distributori automatici.
I distributori senza autorizzazione e non rientranti nella pertinenza dei 10 metri possono essere caricati con tutti i prodotti del vaping che non sono soggetti ad imposta di consumo: batterie, resistenze, aromi, glicole, glicerina, drip tip.

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