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Equivalenza e divieto vendita online, il resoconto delle udienze al Tar

Discusse al Tar del Lazio le prime udienze sui ricorsi contro l'equivalenza tabacco-vapore e il divieto di vendita online dei liquidi.

Si sono tenute questa mattina innanzi al Tar del Lazio le due udienze per discutere i ricorsi delle aziende del vaping in relazione al divieto di vendita on line dei liquidi per sigarette elettroniche e all’equivalenza. I difensori Alberto Gava (in foto), Dario De Blasi e Fabio Francario hanno illustrato al presidente di sezione i punti controversi della normativa in atto, chiedendo l’intervento del tribunale amministrativo a tutela della filiera e dei consumatori.
Per quanto riguarda il divieto online l’esposizione è stata relativamente breve e il collegio si è riservato una decisione in tempi altrettanto brevi. Gli avvocati hanno insistito sulla illegittimità della norma rispetto al diritto comunitario. Si attende dunque una pronuncia del Tar che ove dovesse accordare misure cautelari – sospensiva – potrebbe intervenire nel giro di due o tre giorni. Se questo non avverrà potrebbe essere il segnale che altrettanto a breve ci potrebbe essere l’esame del ricorso nel merito.
Tempi di discussione ben più lunghi invece per quanto riguarda l’equivalenza tra liquidi e tabacco. Circa un’ora di esposizione per tentare di convincere il giudice che le prove tecniche per redigere l’equivalenza non sono legittime. In particolare il team legale ha contestato i criteri adottati da Aams poiché reputati non conformi ad alcuno standard internazionale, né in materia di sigarette elettroniche né in materia di fumo tradizionale. Al contrario, è stato chiesto di nominare un consulente che possa verificare la conformità dell’esecuzione delle prove tecniche alla norma di legge. Nel caso in cui il Tar avviasse questa procedura, l’esperto potrebbe essere scelto all’interno della rappresentanza italiana di Iso.

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