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“La politica del nostro Paese tassa le e-cig quasi tre volte di più della sigaretta tradizionale. Un chilo di tabacco, infatti, ha un’accisa base di 140 euro contro i 400 per un litro di liquido per e-cig. È evidente che i consumatori duali siano sempre più portati a tornare al fumo di sigaretta”. A dirlo è Mosè Giacomello, presidente di Vapitaly, la fiera internazionale del vaping e dell’e-cig di Verona, a commento dei dati presentati oggi dall’Istituto superiore di Sanità in occasione della Giornata Mondiale senza tabacco. “Secondo quanto emerso, i fumatori in Italia sono arrivati al 23,3% e gli utilizzatori abituali o occasionali di e-cig toccano quota 1,1 milioni, in contrazione di circa 200mila unità, di cui il 75,3% è rappresentato dagli utilizzatori duali. L’extra tassazione, le stringenti norme di vendita e acquisto in vigore non solo minano pesantemente un comparto che dà lavoro a 30mila persone ma è anche un deterrente per i consumatori che, di fronte a un prezzo alle stelle per l’utilizzo della e-cig, tornano al fumo di sigaretta”.