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SVAPOWORLD – Notizie internazionali dal 13 al 19 gennaio

La Gran Bretagna continua la sua battaglia per una corretta informazione sul vaping, mentre uno studio in Grecia rivela che 7 clienti di vapeshop su 10 hanno smesso di fumare. In Pakistan, invece, un'associazione di medici chiede di proibire l'ecig e la Thailandia studia come far osservare il divieto già esistente.

Gran BretagnaAncora troppa ignoranza sulle differenze tra svapo e fumo
Secondo una ricerca realizzata dal King’s College, sei britannici su dieci ritengono le sigarette elettroniche meno dannose rispetto al fumo di tabacco. Quello che appare un risultato confortante, in realtà lo è molto meno: si tratta di una maggioranza abbastanza ristretta. Resta infatti alta la percentuale di coloro che ritengono lo svapo ugualmente (22%) o addirittura più dannoso (3%) del fumo. Si tratta in particolare di fumatori o di persone che non hanno mai utilizzato una sigaretta elettronica in vita loro e che dunque ignorano le ricerche scientifiche sugli effetti dello svapo sulla salute. Leonie Brose, dell’Istituto di psichiatria, psicologia e scienze neurologiche, responsabile dello studio, ha spiegato il risultato con il fatto che, sebbene la sigaretta a combustione causi la morte del 50% dei fumatori di lungo periodo, prevale la convinzione che sia la nicotina ad essere la sostanza più nociva. E giacché la nicotina è presente anche in alcuni liquidi utilizzati nell’ecig, si ritiene erroneamente che lo svapo sia dannoso quanto o più del fumo. Un risultato sorprendente nel Paese all’avanguardia sulle politiche pro-svapo e antifumo.

AzerbaijanIn vigore tassa di importazione per tabacchi e liquidi per ecig
Aumento dei prezzi per tabacco e liquidi per sigarette elettroniche in Azerbaijan. È entrata in vigore la nuova tassa sull’importazione dei prodotti del tabacco, che si estende anche ai liquidi per l’ecig, che rende più costoso anche dedicarsi al vaping. La misura era stata varata dal Consiglio dei ministri. La tassa è stata fissata a 10 euro (in valuta locale 20 manats) per litro.

GreciaStudio sui vapeshop di Atene, sette clienti su dieci smettono di fumare
Uno studio un po’ particolare in Grecia, coordinato da uno dei nomi più noti nella ricerca sul vaping, il cardiologo Konstantinos Farsalinos, ha dimostrato che tra i clienti dei negozi di vaping di Atene ben sette su dieci hanno smesso di fumare, adottando la sigaretta elettronica. Si è trattato di una ricerca specifica, su oltre 300 svapatori selezionati casualmente nei negozi di vaping della capitale, i cui risultati più dettagliati, pubblicati sulla rivista Internal ed Emergency Medicine, vengono approfonditi nell’articolo di Sigmagazine.

UsaNew York e Nebraska, proposta per elevare il divieto di acquistare l’ecig a 21 anni
Il parlamento dello Stato americano del Nebraska discuterà una proposta di legge che mira a elevare a 21 anni l’età per poter acquistare la sigaretta elettronica. Attualmente il limite è fissato al compimento della maggiore età, 18 anni. La nuova proposta è stata appena presentata, la discussione partirà nelle prossime settimane. Analogo provvedimento è stato annunciato dal governatore di New York Cuomo, che vorrebbe inserire la proposta nella discussione sul bilancio per il 2019. Protestano le associazioni dei negozianti, che chiedono al governatore un approccio dettato dal buon senso. Sigmagazine approfondisce il dibattito.

UsaIn Massachusetts al via il divieto di vaping in luoghi pubblici
Con l’inizio dell’anno è entrato in vigore nello Stato nordamericano del Massachusetts il divieto di svapo nei luoghi pubblici. Interessati, tra gli altri, scuole, bar, ristoranti, taxi. La decisione è stata presa estendendo al vaping la regolamentazione del consumo di tabacco datata 2004.

PakistanL’associazione dei medici chiede il divieto di vendita dell’ecig
Niente di nuovo sotto il sole asiatico. Anche in Asia centrale, come in gran parte del continente, quella per la sigaretta elettronica appare al momento una battaglia persa. A vantaggio di tabacco e altre sostanze. Così non sorprende che la Pakistan Medical Association abbia inviato un appello al governo affinché si adoperi per elaborare al più presto una legge che vieti la vendita delle sigarette elettroniche. Il segretario generale dell’associazione, Qaiser Sajjad, ha detto al quotidiano pakistano Samaa che la misura è necessaria “perché sempre più giovani si avvicinano al vaping” e mancano dati sull’impatto della sigaretta elettronica sulla salute dei consumatori. Eppure non sarebbe poi tanto difficile procurarseli, magari rivolgendosi ai centri di ricerca medico-scientifici del Regno Unito, con cui i legami sono stati storicamente strettissimi.

Nuova ZelandaAziende vaping chiedono una legge più chiara su differenze tra svapo e fumo
Dopo l’annuncio del governo di una revisione dello Smokefree Environments Act entro l’anno, le aziende del vaping hanno chiesto all’esecutivo un’accelerazione dell’iniziativa per evidenziare il ruolo della sigaretta elettronica come metodo alternativo al fumo e sfruttare anche il recente rincaro dei prezzi del tabacco. Le correzioni alla normativa vigente dovrebbero aiutare a distinguere con maggiore chiarezza il vaping dal fumo e dai suoi pericoli, ha sostenuto Ben Pryor, direttore della più grande azienda produttrice di sigarette elettroniche del Paese. Sigmagazine segue l’evoluzione del dibattito neozelandese.

ThailandiaIl governo studia come superare gli ostacoli al divieto di ecig
Il ministero del Commercio thailandese ha incaricato il Centro di ricerca per il controllo del tabacco e la gestione della conoscenza (Tra) di condurre uno studio per individuare gli ostacoli giuridici all’attuazione del divieto di commercio delle sigarette elettroniche e trovare le modalità per superarli. La Thailandia aveva vietato già nel 2014 l’importazione, la vendita delle ecig prevedendo una serie di sanzioni. Ma l’applicazione completa della normativa ha incontrato varie opposizioni giuridiche che ora il governo vorrebbe superare.

AustraliaRicercatori rintracciano tracce di nicotina in liquidi nicotine-free
Ricercatori del Telethon Kids Institute, che stanno sviluppando in Australia una ricerca sull’impatto delle sigarette elettroniche sulla salute dei vaper hanno riferito di aver ritrovato tracce di nicotina in sei delle dieci qualità testate dichiarate senza nicotina (“nicotine-free” eliquids). Gli autori della ricerca hanno lanciato un monito sul rischio di una regolamentazione blanda o nulla della produzione di liquidi in Australia.

UngheriaNuovo rinvio per l’introduzione del pacchetto di sigarette neutro
Nuovo slittamento per la data di introduzione del pacchetto di sigarette neutro in Ungheria. E non di poco. Il governo ha deciso di posticipare l’entrata in vigore della misura al 2022. Il rinvio è stato salutato favorevolmente dai rivenditori di sigarette: il loro presidente ha detto che i tabaccai non erano pronti al nuovo sistema. Il pacchetto neutro, senza marchi di sigarette e poco attraente nella grafica e nei colori, è stato introdotto in molti Paesi (non solo europei) con l’obiettivo di disincentivare il fumo di tabacco, specie fra i più giovani. Alcuni dei Paesi che l’hanno introdotto vantano risultati positivi nelle campagne di riduzione del fumo. Con questa decisione, l’Ungheria si allontana dal novero dei Paesi in prima fila nella lotta al tabagismo.

FranciaIl pacchetto neutro è efficace nella lotta contro il fumo
Risultati positivi in Francia nella lotta contro il fumo grazie all’introduzione dei pacchetti neutri, una misura che non trova unanime approvazione. Ma l’agenzia della sanità pubblica ha fornito dati specifici legati proprio ai pacchetti di sigarette con foto shock di malattie. Se nel 2016 ancora il 53% dei fumatori trovava esteticamente seducenti i pacchetti di sigarette, dopo l’introduzione dei pacchetti neutri la percentuale è calata al 12%. Gli effetti si riverberano sul comportamento dei fumatori, molto più restii, ad esempio, a estrarre i pacchetti e a tenerli sul tavolo. Risultato: si fuma di meno e in molti casi il fastidio ha contribuito all’abbandono completo.

TahitiCritiche per l’aumento troppo contenuto delle sigarette
Vorrebbe essere una misura in linea con quella francese, quella varata dal governo di Tahiti che ha previsto un aumento del costo dei pacchetti di sigarette nel quadro della campagna antifumo. Ma le associazioni salutiste criticano l’ammontare del rincaro, a loro avviso troppo basso. Un aumento leggero che difficilmente inciderà sulle abitudini dei fumatori, facendo fallire l’iniziativa. Secondo tali associazioni si tratta di un’occasione persa.

 

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