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Nuova Zelanda, il rincaro del tabacco può favorire la sigaretta elettronica

L’esecutivo ha già annunciato che opererà una revisione dello Smokefree Environments Act entro l’anno; gli operatori insistono sulla necessità di un intervento regolatorio tempestivo, anche per sfruttare gli effetti del recente aumento del prezzo delle sigarette.

Emendare la legge sul fumo e regolamentare i prodotti del vaping per garantire ai fumatori maggiori possibilità di smettere. È quello che chiedono con urgenza al governo le aziende del vaping neozelandesi. In realtà l’esecutivo ha già annunciato che opererà una revisione dello Smokefree Environments Act entro l’anno, ma gli operatori insistono sulla necessità di un intervento tempestivo, anche per sfruttare gli effetti del recente aumento del prezzo delle sigarette.
Le famiglie più povere – ha sottolineato infatti Ben Pryor, direttore della più grande azienda produttrice di sigarette elettroniche del Paese – sono attualmente colpite dalla nuova tassa sul tabacco ed è ora che la sigaretta elettronica esca dall’ombra”. All’inizio di questo mese diverse autorità sanitarie neozelandesi hanno pubblicamente incoraggiato i fumatori a passare alla sigaretta elettronica. Quello che ora serve è un adeguato quadro normativo e una netta presa di posizione del governo, che contribuisca a distinguere chiaramente il vaping dal fumo e dai suoi pericoli.
Una maggiore chiarezza sulla produzione – ha continuato Pryor – sulla regolamentazione e sulla disponibilità dei prodotti del vaping darà maggiore sicurezza ai cittadini, spingendoli ad abbandonare le sigarette tradizionali per l’elettronica”. Pryor ha ricordato che tanto i gruppi di pressione che si occupano della salute, quanto il Ministero competente riconoscono i benefici del passaggio all’elettronica per i fumatori. “Quello che serve ora – ha concluso – è che il Parlamento si metta in moto per darci standard di produzione, migliore accessibilità e possibilità di fare una pubblicità responsabile”.
Le dichiarazioni delle aziende del settore fanno seguito a quelle espresse solo due giorni fa dalla deputata Nicky Wagner, presentatrice di una proposta di legge e fra le prime nel Paese a sostenere i vantaggi del vaping. “Al momento – ha spiegato Wagner – i liquidi e le sigarette elettroniche sono trattati come i prodotti del tabacco. Tuttavia le evidenze scientifiche dicono che i primi sono almeno del 90 per cento meno dannosi dei secondi. Il Ministero della salute ha evidenziato il potenziale dei prodotti del vaping come strumento per smettere di fumare, ma il governo non fa niente per renderli più accessibili”.
La proposta di legge presentata da Wagner regolamenterebbe il settore, “proibendo la vendita ai minori di 18 anni, dando la possibilità di incoraggiare i prodotti del vaping rispetto al fumo, garantendo regole adeguate per la pubblicità, stabilendo standard qualitativi e dando al Ministero della salute il compito di approvare i prodotti”. Adottare questa proposta – insiste la parlamentare – farebbe risparmiare molto tempo prezioso. “In questo periodo dell’anno – sottolinea infatti Wagner – si fanno le scelte per migliorarsi e dobbiamo dare ai fumatori la possibilità di farle anche per smettere di fumare. Il governo deve rispondere alla richiesta di alternative come le sigarette elettroniche”.

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