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I giovani scelgono la sigaretta elettronica soltanto dopo aver provato a fumare. Nessuno inizia a fumare dopo aver utilizzato la sigaretta elettronica. La Lega Italiana anti Fumo non ha dubbi in proposito: “Nessun caso – dice Marilena Maglia, ricercatrici del CoEhar che da anni collabora con il centro antifumo del Policlinico di Catania – è stato registrato nel Centro di ricerca catanese rispetto a giovani che hanno iniziato con la sigaretta elettronica senza prima passare dal fumo di sigaretta convenzionale. L’importante è creare un’alleanza sincera e duratura con loro. Per far smettere di fumare i giovani è impensabile far leva sulla paura. Il divieto di consentire loro di utilizzare le e-cig per ridurre i danni da fumo non è sempre la soluzione più efficace. Bisognerebbe invece valutare la situazione caso per caso”.
L’allarme lanciato dall’Istituto superiore di sanità appare dunque amplificato dalla tendenza a generalizzare e accomunare il fumo tradizionale con il vapore. Mentre il primo è verificato che è portatore di patologie tumorali, il secondo è considerato dai maggiori ricercatori e scienziati internazionali come il principale strumento di riduzione del danno, abbattendolo almeno del 95 per cento.