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Francia, istituzioni sanitarie pronte a puntare sulla sigaretta elettronica

L'Istituto nazionale di ricerca sta valutando di offrire e-cigarette ai fumatori delle fasce di popolazione meno abbienti.

Una delle proposte che stiamo testando è quella di offrire sostituti della nicotina o sigarette elettroniche agli adulti delle fasce di popolazione svantaggiate”. A dirlo è Fabienne El Khoury, ricercatrice presso l’Institut national de la santé et de la recherche médicale, l’istituto pubblico di ricerca francese dipendente dal Ministero della salute e da quello della ricerca. Le cifre incoraggianti diffuse ieri da Santé publique France sul calo dei fumatori e il conteporaneo aumento degli svapatori hanno aperto il dibattito sulla riduzione del danno e hanno fatto intravedere traguardi nella lotta al tabagismo, inpensabili solo tre anni fa.
Il quotidiano gratuito a grande diffusione, 20 Minutes, ha intervistato El Khoury sulle disparità sociali che ancora permangono nella diffusione del tabagismo, che dagli anni 2000 in poi, spiega la ricercatrice, sono andate aumentando. Le classi sociali svantaggiate non solo fumano di più, ma iniziano anche prima: fra i ragazzi che abbandonano la scuola, il tasso dei fumatori è del 57 per cento, mentre scende al 22 fra gli studenti in formazione. Anche fra gli adulti, il numero di chi smette di fumare è più basso nelle fasce di popolazione meno abbienti ed è maggiore il consumo di cannabis che – secondo El Khoury – “aumenta il rischio di consumare tabacco”.
Al contrario – aggiunge – lo svapo e la sigaretta elettronica riducono il fumo, ma è un’abitudine molto più presente nelle classi sociali agiate”. Dunque, conclude la ricercatrice, non tutti sono uguali davanti al fumo ed è sbagliato che le istituzioni si limitino a politiche di prevenzione “neutrali” dal punto di vista sociale. Occorre andare incontro alle classi svantaggiate e uno dei modi al vaglio delle istituzioni sanitarie è, appunto, quello di fornire sigarette elettroniche ai fumatori meno abbienti.
Ma la discreta rivoluzione sanitaria francese parte anche dalla periferia. A Caen, in Normandia, l’Ospedale François Baclesse, specializzato nella lotta contro il cancro, ha affisso al suo interno dei manifesti che spingono i fumatori a passare alla sigaretta elettronica. “La sigaretta elettronica è uno strumento efficace per smettere di fumare”, si legge nei cartelli di quello che è un “Hopital sans tabac”. Più in basso, una scritta evidenziata in rosso spiega: “Un anno di svapo è meno cancerogeno di una sola giornata di tabacco”. Insomma, sembra che presto il modello Gran Bretagna non sarà l’unico che dovremo invidiare dalle nostre parti.

 

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