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“Chiedo scusa a tutti quelli che mi hanno voluto bene ma me ne sono andato. Ultimamente non sono stato troppo in forma e ieri la vita ha deciso, senza consultarmi, che era arrivato il momento che me ne andassi. Vi chiedo solo di ricordarmi per quello che ero e di continuare a vivere al posto mio con la stessa grinta e la stessa voglia di vivere che ho avuto io. Sappiate che io ci sarò comunque e che vi terrò d’occhio. Buona vita!”.
Quattro righe secche per salutare la vita. Questo il messaggio comparso questa mattina sul profilo Facebook di Angelo Sbarra. Dopo una breve ma inesorabile malattia, a 64 anni è morto nella serata di ieri, sabato 6 luglio.
Uomo quasi d’altri tempi, amante della cultura e dell’arte, Sbarra rappresenteva un volto diverso e un po’ inconsueto nel mondo del vaping. Importatore e grossista, gestiva anche cinque negozi a Milano.
Ripubblichiamo una intervista pubblicata poco più di due anni fa, a testimonianza della sua passione per l’arte, per la cultura e per la bellezza. Una mancanza che peserà, anche soltanto per quelle telefonate “di tutto un po’” in cui si parlava soprattutto di altro ma non di sigaretta elettronica. Di politica, soprattutto. Ricordiamo con affetto la pazienza e l’entusiamo che lo colse incontrando l’onorevole Rita Bernardini, discutendo al tavolo per oltre un’ora di comuni affinità.
I funerali si terranno domani, lunedì 8 luglio, alle ore 16 alla Casa Funeraria San Siro di via Amantea a Milano.
L’intera redazione di Sigmagazine saluta Angelo Sbarra con grande affetto.
