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Gran Bretagna da record: 3,6 milioni gli utilizzatori di sigaretta elettronica

I dati 2019 mostrano consumatori in crescita. Sono fumatori ed ex fumatori adulti, preferiscono sistemi aperti e gusti fruttati.

Sono 3,6 milioni gli utilizzatori di sigaretta elettronica in Gran Bretagna, pari al 7,1 per cento della popolazione adulta totale. È la charity Action on Smoking and Health (Ash), fondata nel 1071 dal Royal College of Physicians, a fornire i dati più aggiornati sull’uso dell’e-cigarette nel Paese che l’ha scelta ufficialmente fra gli strumenti della lotta al fumo. I numeri diffusi da Ash sono tratti dal sondaggio annuale Smokefree GB, condotto da YouGov per conto della charity, e coprono anche la prima parte del 2019. Sono, quindi più aggiornati di quelli riportati lo scorso luglio dal rapporto “Adult smoking habits in UK” dell’Office of National Statistics che si fermava al 2018 (e comprendeva tutto il Regno Unito).
Dunque in Gran Bretagna continua a crescere il numero degli svapatori. Oltre la metà di loro, il 54,1%, sono ex fumatori, una percentuale che aumenta di anno in anno, visto che era il 51,6% nel 2018. Diminuisce, invece, quella dei consumatori duali, cioè di chi fuma e svapa allo stesso tempo, che è passata dal 44,2% dello scorso anno al 39,8 del 2019. Resta basso il numero dei vaper che non ha mai fumato sigarette tradizionali, pari allo 0,8% della popolazione adulta (il 6,1 degli svapatori). La percentuale dei fumatori che non ha mai provato una e-cig aveva subito un forte calo dal 2012 al 2015 (passando dal 76,1 al 38,9%), per poi rallentare. Nel 2019 si attesta al 34,1%: un calo 1,4 punti percentuali dal 35,5% dell’anno precedente.
La fascia di età con il maggior numero di utilizzatori è quella dei 35-44enni, seguita dai 45-54enni. Seguono gli over 55 e, per ultimi i 18-24enni. Ma veniamo alle motivazioni di chi usa la sigaretta elettronica. Fra gli ex fumatori la maggioranza, il 31%, dichiara di utilizzarla per smettere di fumare e il 20 per evitare ricadute nel fumo. Un restante 14 % di ex fumatori svapa perché gli dà piacere e il 13% per risparmiare. Gli utilizzatori duali, invece, ricorrono alla sigaretta elettronica principalmente per diminuire il consumo di tabacco (21%) e per risparmiare (16%). C’è però anche fra loro un 14% che dichiara di utilizzarla come ausilio per la cessazione.
La sigaretta elettronica continua ad avere, però, un problema di credibilità, aggravato da recenti campagne allarmistiche. Solo il 35% dei fumatori crede che lo strumento sia meno dannoso o molto meno dannoso della sigaretta tradizionale, mentre il 27% la ritiene egualmente o più dannosa. Percentuale che si ribalta completamente per gli utilizzatori: l’83% dei vaper ex fumatori e il 71% degli utilizzatori la ritiene meno dannosa. A livello di popolazione generale, il 26% dei britannici considera l’e-cig egualmente o più dannosa del tabacco, il 30% meno dannosa, il 15% molto meno dannosa e l’1% pensa che sia completamente innocua. Rispetto al 2018 la reputazione del vaping è peggiorata di qualche punto.
Che strumenti utilizzano gli svapatori britannici? La stragrande maggioranza, il 77%, continua a preferire il sistema aperto a tank, anche se in diminuzione rispetto all’83% del 2018. Contemporaneamente aumenta la popolarità dei sistemi a pod, il cui favore passa del 14% dell’anno scorso al 18 del 2019. Per quanto riguarda la nicotina, il 64% degli svapatori utilizza una concentrazione fa 1 e 12 mg/ml, il 24% fra 13 e 20 mg/ml e il 2% fra 21 e 24. Il restante 10% dichiara di non saperlo. I liquidi preferiti nel 2019 sono i fruttati (31%), seguiti da quelli al gusto di tabacco (25%) e mentolo (21%).
Dunque anche nel Paese più vape-friendly del mondo c’è ancora molto da fare per convincere i fumatori della minore pericolosità della sigaretta elettronica. Ma molto è anche stato fatto, perché – si legge nel rapporto di Ash – “gli studi dimostrano una chiara correlazione fra i tassi di cessazione dal fumo e la prevalenza dell’uso della sigaretta elettronica”. Un nesso che si vede anche nel numero dei fumatori in costante calo in Gran Bretagna.

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