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Università di Catania replica e verifica 10 studi su tabacco e sigarette elettroniche

Con il coordinamento del Coehar diretto da Riccardo Polosa, il progetto coinvolge una rete internazionale di sette laboratori universitari.

Un obiettivo ambizioso: replicare gli studi più noti condotti dalle industrie del tabacco su efficacia e sicurezza dei prodotti a rischio ridotto per valutarne in maniera indipendente la validità scientifica. Quanto ideato dall’Università di Catania consentirà al mondo della ricerca di confrontarsi con i dati certi ottenuti da una rete internazionale di sette laboratori universitari che lavoreranno indipendentemente l’uno dall’altro. Sino al 28 novembre, il Coehar ospita i partner internazionali del progetto Replica, il terzo dei nove progetti avviati lo scorso giugno al Centro di Ricerca per la Riduzione del Danno da Fumo dell’Università degli Studi di Catania, diretto dal professor Riccardo Polosa.
Il Magnifico Rettore dell’Università di Catania Francesco Priolo ha accolto i delegati delle Università di Grecia, Serbia, Russia, Oman, Indonesia e Stati Uniti per il primo training di formazione internazionale sulle tecniche che proprio in questi mesi si stanno standardizzando nei laboratori del Dipartimento Biometec presso la Torre Biologica.  “E un piacere – ha detto Priolo – testimoniare l’importanza di questo kick off meeting coordinato da due docenti che si sono contraddistinti per il forte impulso all’internazionalizzazione dell’ateneo di Catania. Sono orgoglioso del lavoro di network che abbiamo avviato con le numerose partnership internazionali e sono certo che Replica validerà l’indipendenza dei risultati della scienza da qualsiasi tipo di influenza esterna”. Il Coehar in questi mesi ha avviato accordi di collaborazione con le più prestigiose università del mondo con la mission, voluta dallo stesso direttore Polosa, di promuovere l’eccellenza della ricerca italiana nel mondo.  “Sono centinaia i ricercatori che stanno lavorando ai nostri progetti in tutto il mondo – ha spiegato – e l’obiettivo concreto è quello di fornire alla comunità scientifica internazionale dati e strumenti utili per la promozione della nuova scienza della riduzione del danno applicabile a tutti i settori della medicina per la diffusione di stili di vita sempre più sani”.  A coordinare le attività del nuovo progetto del Coehar, che coinvolge più di venti ricercatori dell’ateneo catanese e trenta esperti internazionali, ci sarà Giovanni Li Volti, professore ordinario di biochimica presso la Scuola di Medicina dell’ateneo catanese e delegato del Rettore alla ricerca nel settore biomedico. “Il Replication Studies Projectha spiegato Li Volti – ripeterà dieci studi scientifici internazionali per analizzare i livelli di tossicità del fumo di sigaretta convenzionale e paragonarli a quelli derivanti dall’utilizzo di sigaretta elettronica e prodotti senza combustione. Nella prima fase dello studio – ha aggiunto – valuteremo gli effetti del vaping sulle cellule polmonari per poi passare a quelli sul sistema cardiovascolare. I nostri dati si baseranno sulla valutazione degli effetti in condizioni di utilizzo che siano il più possibile simili a quelli reali”. I partner stranieri lavoreranno insieme ai ricercatori del Coehar all’interno dei laboratori dell’ateneo catanese che proprio in questi mesi sono stati equipaggiati con macchinari altamente innovativi, grazie ad un finanziamento alla ricerca pari a più di 500 mila euro. “Tra gli strumenti forniti all’ateneo – ha concluso il co-project leader Massimo Caruso – c’è anche un nuovo macchinario in grado di osservare in tempo reale il comportamento delle cellule esposte a diversi prodotti tossici nell’arco di diverse ore, fino anche a diversi giorni”.

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