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Federazione tabaccai: “Chiesti aiuti al governo e apertura per pubblica utilità”

Tra le misure richieste: ammortizzatori sociali, dilazione a fine anno versamento Iva e sospensione di tasse, imposte e contributi previdenziali e assicurativi.

Le tabaccherie sono esercizi di pubblica utilità quindi dovrebbero poter rimenere aperte alla pari di farmacie e negozi di generi alimentari. È la richiesta della Federazione italiana tabaccaii (Fit) al governo che in queste ore sta valutando l’ipotesi di adottare misure di prevenzione molto restrittive nelle zone particolarmente colpite dalla diffusione del nuovo coronavirus. “Abbiamo chiesto al Governo – recita la nota –  qualora venissero adottate tali misure, di consentirci la facoltà di aprire la tabaccheria, anche solo per alcuni giorni a settimana o in orario ridotto, per mettere a disposizione dei nostri clienti sigarette e tabacchi, oltre che i servizi al cittadino. Resterebbe comunque ferma la facoltà per i rivenditori di generi di monopolio di ricaricare i distributori automatici di tabacchi ovviamente anche qualora la tabaccheria fosse chiusa. Inoltre, abbiamo scritto al Governo per richiamarne con forza l’attenzione sull’attuale grave situazione finanziaria ed occupazionale che sta interessando la nostra categoria. Al fine di fronteggiare le difficoltà riscontrate dai rivenditori, è stata chiesta l’adozione di eccezionali ed urgenti misure di sostegno“. In particolare: l’estensione alle tabaccherie degli ammortizzatori sociali già previsti per aziende con più di 15 dipendenti; la sospensione dei termini di versamento di imposte, tasse e contributi previdenziali e assicurativi nei confronti dell’Amministrazione finanziaria e degli enti competenti; la dilazione a fine anno del riversamento delle accise e dell’IVA sui tabacchi lavorati immessi in consumo così da facilitare la prosecuzione dell’attività; la dilazione a fine anno a favore dei tabaccai dei termini di riversamento dei proventi derivanti dalla raccolta del gioco del lotto.
Si tratta – conclude la nota – di misure necessarie e indifferibili per fronteggiare l’attuale emergenza a sostegno della rete che da sempre rappresenta lo Stato sul territorio assicurando importanti servizi di pubblica utilità“.

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