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Sigarette elettroniche, Anpvu: “L’illegalità sempre un danno per tutti”

Ferma condanna per chi non rispetta le leggi e sporca tutto il mondo del vaping con atteggiamenti volti al proprio tornaconto.

L’associazione italiana che tutela i consumatori di sigarette elettroniche (Anpvu) ha appreso del sequestro operato dalla Guardia di Finanza della compagnia di Aversa di 25 mila flaconi già pronti presumibilmente per essere immessi sul mercato nero sia italiano che estero. Si tratterebbe di e-liquid che non avrebbero adempiuto all’obbligo di notifica regolamentato dalla normativa europea. L’iter che porta alla notifica della conformità dei prodotti da svapo, prevede una attenta verifica della composizione dei liquidi volta a escludere la presenza di sostanze non più consentite e garantendo al consumatore che siano stati confezionati in contenitori che hanno subito un processo di sterilizzazione in ambienti non contaminati e che le materie prime utilizzate siano anch’esse sicure ed esenti da contaminazione.
Non vogliamo emettere sentenze nei confronti di nessuno senza prima aver conosciuto i fatti, pertanto restiamo in attesa di conoscere le analisi e i test, da parte dei laboratori chimici di Adm, sulla sicurezza per la salute pubblica dei liquidi e la nicotina sequestrati al fine di verificare l’eventuale presenza di ingredienti non consentiti. È certo, però, che preparare abusivamente confezioni di liquido per sigarette elettroniche, prive delle previste indicazioni di legge, non è un modo per garantire al consumatore un prodotto di qualità. Un atteggiamento che si discosta totalmente dallo spirito di tutela della salute che dovrebbe permeare l’intero settore.
Ma c’è un ulteriore elemento che merita attenzione. Tali pratiche, infatti, danneggiano i produttori che onestamente seguono l’iter di produzione e confezionamento indicato dalla legge; l’eccellenza italiana nel settore, che tanto ci rende orgogliosi, merita di essere supportata dai consumatori che dovrebbero acquistare i prodotti di provenienza certa e non mettere a rischio la propria salute. Queste condotte, inoltre, recano danno anche a tutti quei negozianti che non fanno del guadagno, a discapito della salute del consumatore, il loro interesse primario e che vogliono vendere prodotti sicuri, di qualità, assistere il consumatore durante il difficile percorso di disassuefazione dal fumo combusto.
L’Associazione Nazionale per i Vapers Uniti condanna fermamente chi, oltre a non rispettare le leggi, sporca il mondo dello svapo con atteggiamenti volti al proprio tornaconto, senza considerare l’importanza di appartenere ad un comparto che dovrebbe avere, come impronta caratteristica, quella di rappresentare in primis l’efficacia nella riduzione del danno e la tutela della salute.

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