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Sigarette elettroniche, l’Europa all’attacco: quali effetti negativi sulla salute?

La commissaria Kyriakidou ha annunciato di aver chiesto un parere al Comitato scientifico dei rischi sanitari, ambientali ed emergenti sui rischi connessi all'uso di e-cig.

La Commissione ha chiesto al comitato scientifico dei rischi sanitari, ambientali ed emergenti un parere scientifico che tratterà, tra l’altro, i temi degli effetti negativi della sigaretta elettronica sulla salute, il loro ruolo nell’iniziazione al fumo e nella disassuefazione dal fumo e i rischi connessi alla loro composizione chimica“. Lo dice la commissaria europea alla salute Stella Kyriakidou in risposta dell’italiano Pietro Fiocchi (Fratelli d’Italia) che l’ha interpellata circa la possibilità di inserire lo strumento elettronico di somministrazione di nicotina all’interno del piano europeo contro il cancro. Ma, leggendo quando detto dalla Commissaria, parrebbe che anche l’Europa sia ricoperta dal velo di ostracismo e ottusità  che già ricopre l’Organizzazione mondiale di sanità. Non si capisce altrimenti perché il Comitato dovrebbe fornire un parere sugli “effetti negativi” e non un “parere oggettivo” sulla base delle evidenze scientifiche. “La direttiva sui prodotti del tabacco – continua Kyriakidou – stabilisce norme di sicurezza e di qualità applicabili in tutta l’UE per le sigarette elettroniche e, tenuto conto dell’assenza di prove inoppugnabili relative alle conseguenze del loro uso, viene adottato un approccio prudente. La normativa dell’UE, il cui obiettivo è contribuire a garantire un livello elevato di protezione della salute, con una particolare attenzione ai giovani, consente nel contempo agli Stati membri di introdurre misure di regolamentazione più rigorose, come il divieto di aromi nelle sigarette elettroniche entro i limiti fissati dal diritto generale dell’UE”.

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