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E’ vietato l’acquisto transfrontaliero a distanza di liquidi per sigarette elettroniche. Lo dice la legge italiana di recepimento della Direttiva europea sui tabacchi. E l’Agenzia delle Dogane e Monopoli, attraverso la rete di funzionari displocati nei porti e negli aeroporti, è decisa a fermare il “traffico di liquidi di contrabbando“. A cominciare da oggi: i funzionari dell’Agenzia Dogane di Milano 1, in servizio presso il centro di smistamento postale di Roserio, hanno individuato alcune confezioni di liquido di ricarica all’interno di due spedizioni postali provenienti dal Regno Unito e indirizzate a soggetti privati. “All’interno della prima spedizione – si legge nel comunicato di Adm – erano contenute cinque boccette da 100 millilitri di liquido da inalazione e una bottiglia da un litro dello stesso liquido, per un totale di un litro e mezzo, equivalenti a 8.445 grammi convenzionali di tabacco. Nella seconda spedizione sono state trovate duecento cartucce per sigarette elettroniche contenenti ognuna un ml di liquido da inalazione, per un peso complessivo pari 200 millilitri di liquido (equivalenti a 1.126 grammi convenzionali di tabacco). Per i destinatari delle spedizioni, reponsabili di avere introdotto nel territorio dello Stato liquidi da inalazione in violazione dell’art. 21 comma 11 del D.lgs n. 6/2016, è stata ravvisata la condotta di contrabbando. “Ai responsabili delle violazioni saranno irrogate le dovute sanzioni amministrative e la merce, per la quale è prevista la confisca obbligatoria, è stata sottoposta a sequestro“.