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Sigarette elettroniche, in Gran Bretagna tornano a crescere gli svapatori

Secondo il rapporto Ash, dopo la flessione dello scorso anno gli utilizzatori sono di nuovo 3,6 milioni. Amano sistemi aperti e aromi fruttati.

Consumatori di sigarette elettroniche duali (smoker), esclusivi (ex smoker) e mai fumatori (never smoker)

Torna a crescere l’uso della sigaretta elettronica in Gran Bretagna. Dopo che lo scorso anno per la prima volta si era registrata una flessione, nel 2021 gli utilizzatori sono tornati ai livelli del 2019. Sono il 7,1% della popolazione, vale a dire 3,6 milioni di persone. Lo rende noto Ash, Action on smoking and health, che ha appena pubblicato il rapporto 2021 intitolato “Use of e-cigarettes (vapes) among adults in Great Britain”. I dati riportati provengono dall’indagine annuale Smokefree GB, realizzata da YouGov per Ash e includono i risultati di un sondaggio condotto a febbraio e marzo di quest’anno.
Quasi due terzi (il 64,6%) di questi 3,6 milioni di svapatori sono ex fumatori, cioè persone che sono riuscite a smettere completamente. Questo dato importantissimo è in continua crescita: erano il 58,9% nel 2020 e il 54,1% nel 2019. L’altra buona notizia è che diminuiscono gli utilizzatori duali, cioè coloro che svapano e fumano allo stesso tempo. Nel 2021 sono il 30,5%, mentre nella rilevazione dello scorso anno erano il 38,3%. Meno dell’1% di chi non ha mai fumato usa la sigaretta elettronica (cioè il 4,9% dei vaper), mentre cala, seppure lentamente, anche la percentuale dei fumatori che non hanno mai provato l’e-cig (sono il 30,1%).
Come negli anni scorsi, il primo motivo riportato per cui gli ex fumatori svapano è per smettere di fumare (36%), seguito dal prevenire ricadute (20%). Gli utilizzatori duali usano la sigaretta elettronica soprattutto per ridurre il fumo /26%), come ausilio alla cessazione (17%) e per prevenire ricadute (14%). Purtroppo, però, ancora quasi un terzo dei fumatori (il 32%) ritiene. erroneamente che svapare sia più o altrettanto dannoso del fumo, anche se sono il 2% in meno rispetto al 2020.
I prodotti più utilizzati dai vaper britannici rimangono i sistemi a tank ricaricabili: li preferisce il 77% dei consumatori. Il 18%, invece, preferisce i sistemi a pod o a cartucce. Fra questi il device più popolare è Vype, seguito dalla pod-mod di Juul che quest’anno ha superato Blu e Logic. Per quanto riguarda la nicotina, il 65% degli utilizzatori consuma una concentrazione fra 1 e 12 mg/ml; il 27% fra 12 e 20 mg/ml, mentre solo l’1% dichiara di superare il limite legale usando più di 21 mg/ml. Il 47% dei vaper, inoltre, dichiara di aver diminuito la concentrazione di nicotina rispetto a quando ha iniziato a svapare. Ad averla aumentata è, invece, il 9%, mentre il 42% l’ha mantenuta uguale. Gli aromi più graditi nei liquidi sono quelli alla frutta (35%), seguiti dal tabacco (23%) e dalla menta (20%).
Insomma, i dati di Ash dimostrano che nel Paese più vape-friendly del mondo c’è una ripresa degli utilizzatori, dopo lo stallo dovuto soprattutto ai casi di Evali negli Stati Uniti. E, secondo l’organizzazione, si tratta di una buona notizia. Secondo il più recente rapporto di Public Health England, si legge infatti nel documento, la sigaretta elettronica è lo strumento più usato per smettere di fumare e lo scorso anno è stata usata a questo scopo dal 27,2% dei fumatori, superando di gran lunga tutte le altre terapie. “L’uso della sigaretta elettronica – scrive Ash citando Phe – è positivamente associato alla cessazione. Nel 2017 con l’aiuto di un prodotto del vaping hanno smesso più di 50 mila fumatori, che altrimenti avrebbero continuato a fumare”.

 

 

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