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Ricercatori ucraini trovano rifugio al Centro di ricerca antifumo di Catania

Il centro di eccellenza Coehar fondato da Riccardo Polosa protagonista di una encomiabile iniziativa umanitaria.

Grazie ad un accordo con la Scuola Superiore di Catania, il Centro di ricerca sull’harm reduction di Catania (Coehar) potrà accogliere nei suoi laboratori e presso il suo centro i ricercatori ucraini provenienti dai territori martoriati dalla guerra per dar loro la possibilità di continuare a fare scienza e per trovare un posto sicuro dove risiedere“.  La struttura di ricerca guidata dal professor Riccardo Polosa primeggia non soltanto in abito scientifico ma anche umanitario. Le spese di viaggio e di alloggio – si legge in una nota – saranno interamente coperte dal Coehar che darà così ai ricercatori ucraini la possibilità di lavorare insieme ai colleghi italiani usufruendo degli spazi dei laboratori siti presso la Torre Biologica di Catania. “La scienza – commenta Riccardo Polosa – come fonte di solidarietà e risposta per la pace”. Aggiunge Giovanni Li Volti, direttore del Centro: “Questo è il messaggio che vogliamo mandare al mondo e questo è quello su cui stiamo lavorando costantemente”.

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