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Canada – Studio: leggi liberali sul vaping favoriscono l’e-cig e la diminuzione dei fumatori
Dove le leggi sul vaping sono più liberali e i contesti normativi agevolano l’utilizzo della sigaretta elettronica, il tasso di riduzione dei fumatori è più elevato. Questo, in parole semplici, è il risultato di uno studio condotto da Daphne C. Wu e Beverley M. Essue, a loro volta coordinati da Prabhat Jha, direttore del Centre for Global Health Research dell’Università di Toronto. La ricerca si intitola “Impact of vaping introduction on cigarette smoking in six jurisdictions with varied regulatory approaches to vaping: an interrupted time series analysis” e si è basata sull’analisi di sei contesti con regolamentazioni differenti: quattro province del Canada, il Regno Unito e l’Australia. “I nostri risultati suggeriscono che, mentre le sigarette elettroniche possono essere sostituti delle sigarette, la sostituzione effettiva dipende dal contesto normativo che regola il vaping, come il contenuto di nicotina e le tasse sui prodotti del vaping”, hanno commentato gli autori. Sono conclusioni che “supportano l’ipotesi che in contesti in cui le normative favoriscono l’adozione dell’e-cigarette, l’introduzione dello svapo aveva portato a un calo più rapido del fumo di sigaretta”. Lo studio è stato pubblicato sul British Medical Journal e gli approfondimenti sono nell’articolo di Sigmagazine.
Studio, il successo della sigaretta elettronica dipende dalle norme
Canada – Studio: per i fumatori la sigaretta elettronica è una marcia in più verso l’addio al fumo
Un nuovo lavoro scientifico mette in luce il ruolo della sigaretta elettronica nelle strategie di disassuefazione dal fumo per i fumatori. Si tratta di uno studio di coorte intitolato “Differences in cigarette smoking quit attempts and cessation between adults who did and did not take up nicotine vaping: Findings from the ITC Four Country Smoking and Vaping Surveys”, condotto da un team di diciannove ricercatori provenienti da università canadesi, statunitensi, australiane e britanniche e coordinato da Shannon Gravely della Facoltà di psicologia dell’Università di Waterloo in Canada. Piuttosto elaborata l’analisi condotta dai ricercatori, che si sono focalizzati sulle differenze nei tentativi di smettere di fumare e le cessazioni in periodi di 18 o 24 mesi riportati da chi aveva utilizzato la sigaretta elettronica e chi no e hanno poi operato ulteriori scomposizioni. Il risultato cui giunge lo studio è però chiaro: rispetto a chi non aveva iniziato a svapare, l’uso quotidiano della sigaretta elettronica era associato a maggior tentativi di smettere di fumare e a maggiori cessazioni. La ricerca è stata pubblicata dalla rivista Addictive Behaviors. Approfondimenti sulla metodologia, sui dati di base utilizzati e sulle ulteriori dichiarazioni degli autori nell’articolo di Sigmagazine.
L’uso quotidiano dell’e-cig aumenta fino a 7 volte le possibilità di smettere di fumare
Thailandia – E-cig, il ministro della salute resta a favore dei divieti… in difesa dell’industria della coltivazione del tabacco
Il ministro della salute pubblica thailandese Anutin Charnvirakul ha ribadito la propria posizione contro la legalizzazione dello svapo. In un discorso ai membri del consiglio della Thai Health Promotion Foundation, Charnvirakul ha assicurato: “Il ministero non sosterrà la legalizzazione delle sigarette elettroniche”. Nonostante i ripetuti inviti ad adottare un approccio alla regolamentazione basato sulle evidenze scientifiche più che su impulsi populistici, il ministro è rimasto schiacciato dalle pressioni dei gruppi sanitari più conservatori. Nel suo intervento ha aggiunto che le sigarette elettroniche dovrebbero rimanere illegali al fine di proteggere gli agricoltori e l’industria della coltivazione del tabacco, non esattamente una giustificazione di natura sanitaria. Attualmente svapare in Thailandia è un reato punito con multe salate e finanche l’arresto.
Hong Kong – La prima settimana sotto i nuovi divieti draconiani per e-cig e prodotti alternativi al fumo
Come in Cina sono entrate in vigore le nuove normative restrittive sulle sigarette elettroniche, così a Hong Kong i vaper hanno trascorso la prima settimana sotto il divieto di importazione e vendita di prodotti alternativi al fumo: sigarette elettroniche, prodotti a tabacco riscaldato, sigarette alle erbe e i loro accessori. Una misura che era stata annunciata già nel 2018 e che, dopo quasi quattro anni di gestazione, è divenuta operativa nell’ultimo giorno dello scorso mese. A nulla sono valse le proteste dei consumatori o le richieste da parte degli attivisti internazionali di rivedere la durezza della normativa. Sono vietati infatti anche la promozione, la produzione e il possesso a scopi commerciali di sigarette elettroniche e altri prodotti alternativi al fumo e le violazioni saranno punite molto pesantemente, con una multa pari a circa seimila euro e fino a sei mesi di detenzione. I viaggiatori devono dichiarare i prodotti in dogana.
Hong Kong, vietata vendita e importazione di sigarette elettroniche
Svezia – Contro i divieti e le restrizioni del governo scendono in campo i parlamentari moderati
Cresce in Svezia la protesta per la proposta governativa di vietare gli aromi nei liquidi per sigaretta elettronica. Questa volta le critiche arrivano non tanto dalle associazioni dei vaper, che sarebbe una cosa scontata, ma da un gruppo di parlamentari delle forze moderate. L’opposizione entra dunque nelle istituzioni politiche e si indirizza non solo contro gli aromi, ma verso l’intera impalcatura del pacchetto governativo, che prevede marketing rivolto esclusivamente agli over 25, severe limitazioni nel packaging e divieto di sponsorizzazioni e di partecipazione dei titolari di aziende del vaping in programmi televisivi e radiofonici. Le motivazioni dei deputati sono speculari a quelle avanzate dai fautori dei divieti, che sostengono di difendere così la salute dei cittadini. È proprio quella salute pubblica che, invece, le nuove restrizioni metterebbero in pericolo, sostengono ora i parlamentari moderati. Sono state presentate cinque mozioni di indirizzo politico. “È importante – si legge in una di queste – salvaguardare prodotti alternativi che possono rendere più facile per un numero maggiore di fumatori smettere di fumare”. Il rischio delle nuove norme, concludono i politici, è proprio di vanificare l’obiettivo del parlamento di ridurre al minimo i danni causati dal tabacco.
Svezia, parlamentari contro divieto di aromi: “Dannoso per salute pubblica”
Finlandia – Legge sul tabacco emendata, in vigore divieti di fumo in spiaggia e nei parchi
È entrata in vigore il primo maggio in Finlandia la modifica alla legge sul tabacco nel quadro di di una strategia a lungo termine per eliminare il fumo. Le nuove norme hanno introdotto il divieto di fumare nei parchi giochi e sulle spiagge pubbliche, misure particolarmente importanti all’inizio della breve bella stagione scandinava. Il divieto di fumo in spiaggia sarà in vigore ogni anno nei mesi primaverili ed estivi, da inizio maggio a fine settembre. Tale misura mira a proteggere i giovani dal fumo passivo e a ridurre i rifiuti e i danni ambientali legati al fumo. Molti Stati hanno introdotto negli ultimi anni divieti e restrizioni per contenere la piaga ecologica dei mozziconi di sigaretta, uno degli elementi maggiormente inquinanti per l’ambiente in generale e per le acque in particolare.
Germania – Ripartono fiere e manifestazioni: in attesa di Vapitaly un fine settimana ad Aachen
Mentre in Italia si scaldano i motori per il ritorno di Vapitaly a Verona, nel mondo proseguono le riaperture di fiere e manifestazioni legate al vaping. Un segnale di ripresa per l’intero settore, dopo oltre due anni di quasi paralisi, nonostante la pandemia non sia del tutto finita. In Germania è il fine settimana di Steamers Paradise, convention di vapore e cannabis, come la definiscono gli organizzatori, iniziata venerdì 7 e che si prolunga fino a sabato 8 maggio nell’Arena 100,5 di Aachen (Aquisgrana). Si partecipa con il consiglio di seguire misure di sicurezza personale, sebbene in Germania siano state tolte da qualche settimana molte restrizioni legate al Covid. Come sempre per le manifestazioni che si svolgono ad Aachen, città di confine, attesi visitatori tedeschi ma anche dalla vicina Olanda. E avendo associato al vaping anche la cannabis, l’attrazione per gli olandesi è garantita.