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I tabaccai e i negozi specializzati in sigarette elettroniche possono acquistare i liquidi da inalazione soltanto dai depositi fiscali. Per contro, possono essere gli unici a venderli in Italia. Acquistare dai canali non consentiti porta alla sospensione dell’autorizzazione o della licenza e, per i casi più gravi e reiterati, alla chiusura dell’attività e all’incriminazione per contrabbando del titolare.
Tutto questo probabilmente non lo sapevano – o lo hanno dimenticato – nell’area metropolitana di Venezia dove la Guardia di Finanza ha sottoposto a ispezione oltre venti negozi rinvenendo e sequestrando in totale 1.274 sigarette elettroniche usa e getta e 8 litri di liquidi da inalazione sprovvisti del contrassegno di Stato. Secondo la ricostruzione delle Fiamme Gialle, i negozianti avrebbero acquistato la merce attraverso canali online non autorizzati. Quattro persone di cui non sono state rese note le generalità sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Venezia mentre altri undici titolari di attività commerciali sono stati segnalati all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per l’applicazione delle sanzioni amministrative che potrebbero arrivare sino a un massimo di 450 mila euro e la chiusura del negozio.