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Consumatori di sigarette elettroniche portano a Roma il piano antifumo

Martedì 25, nel corso di una conferenza stampa, saranno presentati i sette punti che saranno sottoposti all'attenzione del nuovo governo.

Sono sette i punti del piano per ridurre le morti da fumo e indirizzato al costituendo governo italiano che la rete internazionale di associazioni dei consumatori di sigarette elettroniche World Vapers’ Alliance presenterà il prossimo 25 ottobre nella tappa romana della sua campagna “Back Vaping Beat Smoking”. Il tour itinerante per l’Europa, partito da Strasburgo lo scorso 5 ottobre, toccherà la prossima settimana due città italiane: sarà a Roma il 25 e a Milano il 27. Nella capitale, nel corso di una conferenza stampa, verrà presentato il piano di World Vapers Alliance per sconfiggere il fumo, che nel nostro Paese è ancora responsabile di oltre 90 mila morti ogni anno, il 20,6% per cento dei decessi fra gli uomini e il 7,9% fra le donne. “Adottando una regolamentazione dei prodotti del vaping a misura di consumatore simile a quella del Regno Unito – spiega l’associazione – 2,75 milioni di fumatori in Italia e 19 milioni in Europa potrebbero passare alla sigaretta elettronica. Questa alternativa meno dannosa del fumo del 95% migliorerebbe in maniera sostanziale la salute dei cittadini e rappresenterebbe un beneficio generale per la sanità pubblica”.

E infatti i sette punti che World Vapers’ Alliance sottoporrà al prossimo governo italiano ruotano tutti intorno al concetto di riduzione del danno da fumo, che l’esecutivo è invitato ad adottare e promuovere sulla base delle prove scientifiche disponibili, che indicano l’e-cigarette come il metodo più efficace per smettere di fumare. Sul piano normativo, il piano chiede di rifiutare l’ipotesi al vaglio delle istituzioni europee di vietare gli aromi diversi dal tabacco negli e-liquid, misura che farebbe perdere efficacia allo strumento e potrebbe da una parte spingere molti utilizzatori a tornare al tabacco, dall’altra far proliferare un mercato illegale senza alcun controllo sui prodotti.
Soprattutto, al governo italiano si chiede di mantenere una bassa tassazione sulle sigarette elettroniche, adeguando l’imposizione fiscale al livello di rischio, per evitare che diventino prodotti di lusso, preclusi alle classi sociali più deboli e non competitivi con le sigarette a tabacco combusto. È un tema particolarmente sensibile per l’Italia, che è stata fra i primi Paesi europei ad introdurre una tassa specifica sui prodotti del vaping, la cui entità è stata altalenante dal 2014 ad oggi, a seconda della volontà dei governi che si sono susseguiti. La questione è particolarmente d’attualità oggi, perché, se il nuovo esecutivo non interverrà attivamente, il 31 dicembre scadrà la riduzione della tassa attualmente in vigore e dal 1° gennaio 2023 il prelievo balzerà a circa 2,5 euro per 10 ml di liquido con nicotina e circa 2 euro per quelli senza.
Naturalmente, secondo il piano, è importante continuare a impedire che i prodotti del vaping, destinati ai fumatori adulti, arrivino ai minori. In Italia la loro vendita è già vietata a chi ha meno di 18 anni e i negozianti che lo fanno sono puniti con sanzioni economiche e chiusura temporanea e, se recidivi, con il ritiro dell’autorizzazione alla vendita, concessa dall’Agenzia accise, dogane e monopoli. È importante continuare a sorvegliare sull’applicazione della legge, mantenendo però i prodotti accessibili nella loro varietà ai fumatori adulti.
La conferenza stampa di presentazione del piano per l’Italia si terrà a Roma presso l’Hotel dei Borgognoni in via del Bufalo 126 con inizio alle 8,30. Interverranno Michael Landl, direttore di World Vapers’ Alliance, Anna Corbosiero, vice presidente dell’associazione italiana dei consumatori, Gianna Gancia, europarlamentare, e Barbara Mennitti, giornalista di Sigmagazine. L’installazione artistica che accompagna le tappe della campagna sarà itinerante per le strade della capitale, non essendo stato possibile collocarla di fronte al Parlamento, per i lavori in corso proprio in vista della costituzione del nuovo governo. Un tempismo che potrebbe essere perfetto.

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