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Fiere sigaretta elettronica, Giacomello (Vapitaly): “La vendita è zona grigia ma i controlli esistono”

Il presidente della kermesse veronese interviene nel dibattito sollevato da un lettore circa le infrazioni commerciali che accadrebbero tra gli stand espositivi.

A seguito della lettera di un commerciante di sigarette elettroniche che ha sollevato il problema della vendita di prodotti irregolari nelle fiere di settore, riceviamo e pubblichiamo la risposta di Mosè Giacomello, presidente di Vapitaly.

Innanzitutto ringrazio il negoziante per aver evidenziato le criticità a cui ci troviamo di fronte nell’organizzare eventi fieristici, all’interno di un quadro normativo che in questi anni è cambiato più volte. Come certamente saprà, ma ancor di più ne sono a conoscenza le associazioni del settore, non esistono regole specifiche per l’ambito fieristico nella normativa di riferimento (d.lgs. 504/1995 – TU Accise). Non rimane quindi che applicare la normativa generale anche a questo ambito. Di seguito, nel dettaglio, alcune puntuali riflessioni:
Fiere di settore: una fiera del vaping è un insieme “chiuso” di aziende – produttori e negozianti – che promuovono i loro prodotti ad operatori di settore ed utenti finali maggiorenni, interessati ai prodotti stessi. Ben diversa è la presenza di prodotti del vaping in fiere di altri settori dove non esiste alcun divieto di ingresso per i minori; in tal caso, si potrebbe prefigurare una violazione del divieto di promozione nei confronti dei soggetti più fragili. A chi potrebbe obiettare circa la presenza di riscaldatori di tabacco ad eventi aperti a tutti, è doveroso ricordare che è fatto esplicito divieto di promozione degli stick e non del device elettronico in quanto tale. 

Mosè Giacomello, presidente Vapitaly

In merito a quanto esposto dal lettore, si segnala che attualmente la disciplina prevede che non possano essere introdotti nel territorio nazionale prodotti non in regola con le norme fiscali presenti nel Testo Unico Accise. Inoltre, non possono essere introdotti in commercio prodotti che non rispondono ad una più ampia categoria di norme, tra cui: Tpd, CLP, Rohs, Ce. Ne consegue che tali prodotti, non solo non possono essere venduti ma, nel caso dei Pli (italiani ed esteri), non possano nemmeno essere esposti, in assenza di autorizzazione Adm.
Vendita: l’articolo 62-quater del decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504, definisce chiaramente chi può vendere ai consumatori i Pli ed in particolare autorizza la vendita a distanza per i depositi/rappresentanti fiscali e la vendita in loco per tabaccherie, negozi di vicinato, farmacie e parafarmacie. Nulla dice sulla possibilità di vendere in fiera ai consumatori da parte dei soggetti sopra citati. È quindi possibile vendere ai consumatori in fiera? Su questo tema sarebbe opportuno sentire il parere dei legali delle associazioni (produttori e negozianti) che sicuramente hanno più capacità e conoscenza per esprimere una posizione in merito.
Responsabilità dell’organizzatore: Vapitaly dedica un intero capitolo del Regolamento generale di manifestazione al rispetto delle norme e ai divieti specifici. Ogni espositore, prima di ottenere uno spazio espositivo, deve leggere e firmare tale regolamento, assumendosi ogni responsabilità per la violazione dello stesso e delle norme richiamate. Inoltre, preme ricordare che la legge non consente all’organizzatore di sanzionare i comportamenti illeciti. Tale compito è, infatti, demandato esclusivamente alle forze dell’ordine che nel caso dell’edizione 2022 di Vapitaly hanno sanzionato tre aziende per prodotti non autorizzati (nessuna di loro era, per altro, di provenienza asiatica). Crediamo che generalizzare quasi a voler creare un sillogismo tra illegalità e aziende asiatiche non sia corretto né rispettoso nei confronti delle tante realtà che invece da anni operano rispettando le norme e, per le quali, è proprio grazie a loro e ai loro hardware che si è sviluppato un mercato globale che altrimenti sarebbe paralizzato.
I nostri partner dell’International Ecig Expo (Iecie), infine, sono a conoscenza delle normative italiane ed hanno il compito di farle comprendere – meglio di quanto potrebbe fare Vapitaly – ad ogni singolo espositore che verrà da loro contattato. Lavoriamo tutti per fare di Vapitaly un evento fieristico internazionale sempre più esteso e promotore della legalità anche in collaborazione con le autorità competenti.

Mosè Giacomello (presidente Vapitaly)

 

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