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Unione Tabaccai: “Basta chinino, è il tempo dell’agroalimentare”

La richiesta dell'associazione di categoria in occasione del convegno "Essere tabaccaio oggi: problematiche e prospettive legali e fiscali".

L’Unione Italiana Tabaccai (Uit) ha promosso un convegno dal titolo “Essere tabaccaio oggi: problematiche e prospettive legali e fiscali”. Si è trattato del primo evento pubblico di un’associazione nata poco prima della pandemia da Covid-19 e che oggi conta più di 4.000 associati. Con l’occasione è stata sancita l’adesione formale alla Confederazione europea per le piccole imprese (Cepi) rappresentate in aula dal presidente nazionale Rolando Marciano. Diversi i temi emersi durante l’incontro, dalla necessità di una maggiore attenzione verso i rivenditori, “i cui ricavi sono oggi legato ad un aggio del 10% sui prodotti da Monopoli”, a quella di superare la tabella XIV speciale (l’unica rimasta dopo la legge Bersani) che consente la vendita nelle tabaccherie di prodotti ormai desueti (come chinino e pastigliacci) “non consentendo invece la vendita di prodotti agroalimentari confezionati e specialmente del Made in Italy”; dalla necessità di rivedere i rapporti tra concessionari rivenditori e concessionari distributori di servizi, in particolare “per quanto attiene alcuni contratti percepiti come vessatori per i tabaccai come ad esempio quelli per le lotterie, a quella di superare le leggi che regolano il rapporto Stato-Tabaccai (risalenti al 1957) non in linea con i mercati e l’economia odierna”. Significativa la presenza istituzionale: l’onorevole Alessandro Battilocchio (Forza Italia) ha portato i saluti in rappresentanza del parlamento e il consigliere comunale Davide Bordoni (Lega) quelli del Comune di Roma; presente al convegno anche Walter Spinapolice, dirigente dell’Ufficio Controlli Accise-Tabacchi di Adm. Tra le priorità espresse dal pubblico funzionario, “la lotta al contrabbando e la vendita fuori zona”. Il presidente della Uit, Pasquale Genovese, si è dichiarato soddisfatto del successo dell’iniziativa; il direttore Demetrio Cuzzola ha inoltre evidenziato che “la presenza delle istituzioni e dell’Adm dimostrano tangibilmente come la Uit sia oggi ritenuta un’associazione particolarmente rilevante del comparto”.

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