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Calabrese trapiantata a Roma, 46 anni, avvocato e commerciante, due figli, presidente di UniEcig, associazione nazionale a difesa e sostegno dei rivenditori di sigarette elettroniche. E ora anche candidata al Consiglio regionale del Lazio in quota Forza Italia. Sempre estranea alla ribalta social a cui ha sempre preferito i rapporti diretti, Antonella Panuzzo ha deciso così di mettersi in gioco in prima persona per portare avanti le istanze della categoria che rappresenta nelle sedi istituzionali. Coincidenza vuole che il suo avversario diretto è quel Alessio D’Amato – assessore uscente alla sanità e adesso candidato alla presidenza per il centrosinistra – che tempo fa fu al centro di una polemica proprio sugli effetti della sigaretta elettronica.
“Avere la possibilità di dare voce alle nostre istanze – spiega Panuzzo – e sostenere le teorie della riduzione del danno che dovrebbero essere applicate in tutti gli ambiti sanitari, non solo in quelli antifumo, sono state le molle che hanno fatto scattare in me la decisione di accettare la proposta di candidatura. Non dimentico che i problemi di una Regione estesa e importante come il Lazio siano tanti e anche gravi. Penso alla gestione dei rifiuti, all’alleggerimento delle liste d’attesa nella sanità pubblica, all’ammodernamento tecnologico della macchina amministrativa. Raggiunta la piena maturità personale e professionale, è il momento giusto di impegnarmi in prima persona, mettendo a disposizione anni di esperienza vissuti sempre in maniera trasparente”. Concetti che Panuzzo ha voluto sintetizzare nello slogan: “Cambiamo il Lazio in meglio”. “Sì – spiega con un pizzico d’ironia – perché tutti dicono che vogliono entrare nelle istituzioni per cambiare le cose, ma nessuno dice che vuole farlo in meglio”.
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