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Regno Unito: fondazione antifumo chiede tassa su sigarette elettroniche usa e getta

Il prelievo proposto porterebbe il costo alla pari delle e-cig ricaricabili più economiche, restando inferiore a quello delle sigarette di tabacco.

Una tassa specifica da applicare solo alle sigarette elettroniche usa e getta. È questa la richiesta che la nota fondazione contro il fumo del Regno Unito Action on smoking and health UK (Ash) ha presentato al Cancelliere dello scacchiere, il Ministro delle finanze del governo britannico. La misura potrebbe essere inserita in bilancio già nel mese di marzo e, nelle intenzioni della fondazione, porrebbe un freno alla diffusione dello strumento fra i giovani e non solo. Nel Paese che ha fatto della sigaretta elettronica uno strumento di lotta al fumo, Ash ha lanciato l’allarme disposable e minori già lo scorso luglio con un’indagine che segnalava il dato in crescita dell’uso giovanile proprio seguito alla popolarità delle usa e getta.
Ora la fondazione arriva con una proposta concreta per bloccare il fenomeno prima che raggiunga proporzioni preoccupanti, suggerendo una tassa di 4 sterline da applicare alle disposable. Un prelievo che porterebbe il prezzo dello strumento allo stesso livello delle e-cigarette ricaricabili più economiche, mantenendo il costo totale più basso di quello delle sigarette di tabacco, “che sono il prodotto più dannoso”, spiega Ash nel suo comunicato stampa. “Questa misura – continua la fondazione – renderebbe le usa e getta molto meno accessibili ai minori e scoraggerebbe l’uso di questi prodotti dannosi per l’ambiente da parte degli adulti”.
La proposta di tassazione arriva da una fondazione che si è sempre impegnata per la diffuzione del vaping come strumento per smettere di fumare. “Il fumo è molto più dannoso dello svapo e rimane la più grande minaccia per la salute dei nostri minori”, spiega infatti la direttrice Deborah Antott. “Ma svapare non è innocuo e, alla luce del recente aumento del consumo minorile, è necessaria un’azione del governo – continua – I minori che svapano usano principalmente prodotti usa e getta economici, che costano meno di cinque sterline. Potrebbero essere facilmente resi meno accessibili nel bilancio di marzo con l’introduzione di una tassa specifica per i vaporizzatori monouso. In un semplice passaggio ciò ridurrebbe sia la diffusione fra i minori che le grandi quantità di disposable gettate in discarica”.
Ash non è l’unica ad essersi presa a cuore la questione delle e-cig usa e getta nel Regno Unito. La scorsa deputata Caroline Johnson ha annunciato la presentazione di un disegno di legge per il divieto totale di questi dispositivi. Illustrando la sua posizione nella Camera dei comuni, ha ribadito che il vaping rimane un aiuto importante per smettere di fumare, esprimendo però preoccupazione per “gli effetti che le sigarette elettroniche e i vaporizzatori usa e getta stanno avendo sulla salute e sull’ambiente naturale della nostra nazione”. Vedremo se il nuovo governo guidato da Rishi Sunak accoglierà una di queste proposte.

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