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Sigarette elettroniche sul web, tabaccai chiedono divieto assoluto

Mario Antonelli (presidente Fit) in audizione al Senato: "I venditori online sono nostri concorrenti, non possiamo essere un loro punto di consegna. Paradosso inaccettabile".

La delega fiscale approda al Senato. E ricomincia anche il valzer delle audizioni delle parte interessate. Tra queste, è stata chiamata a dire la propria anche la Federazione dei tabaccai, rappresentata dal presidente Mario Antonelli.
È bene ricordare che la Camera dei deputati, in fase di prima lettura ha approvato un emendamento di riforma delle vendite online di sigarette elettroniche e liquidi da inalazione. In estrema sintesi, è stato introdotto il divieto di consegna a domicilio della merce acquistata sul web: il consumatore dovrà scegliere un punto di ritiro tra le tabaccherie o tra i negozi di e-cig, farmacie e parafarmacie autorizzate dall’Agenzia delle dogane e monopoli. Antonelli ha espresso viva perplessità circa questa modalità: “La rete dei tabaccai  – ha spiegato – non può diventare “punto finale di consegna di prodotti venduti online da soggetti che sono veri e propri concorrenti, con evidenti ricadute in termini di redditività e con conseguente distorsione delle regole della leale concorrenza. Appare, infatti, evidente che chi vende online può praticare prezzi al pubblico inferiori a quelli della rete fisica saltando il passaggio del grossista. Una tale previsione pertanto porterebbe a una contrazione delle vendite effettuate in tabaccheria a tutto vantaggio di chi le effettua on line con consegna presso le tabaccherie stesse. Un paradosso inaccettabile soprattutto laddove i prodotti in consegna contengano nicotina, sostanza che come noto dà assuefazione e deve essere tenuta lontano dai minori, non potendo certo pretendere un qualsivoglia controllo da una rete di consegna”. Per questa ragione, ha aggiunto Antonelli, se il legislatore vorrà mantenere la possibilità di vendita sul web, sarebbe opportuno che “quanto meno per i prodotti contenenti nicotina venga stabilito un divieto assoluto delle vendite online. Si perseguirebbero così più obiettivi: incremento delle entrate erariali, maggior controllo sui prodotti commercializzati e recupero almeno in parte di una redditività dei tabaccai erosa dalla vendita dei prodotti assimilati e dai fenomeni inflattivi”.  Secondo il presidente dei tabaccai, quanto deciso alla Camera dei deputati appare “incomprensibile” perchè si è stata prevista una “sostanziale liberalizzazione delle vendite online di prodotti da inalazione contenenti o meno nicotina“. E ricorda che un primo emendamento, proposto dal viceministro dell’economia Leo, avrebbe invece previsto “con estremo senso di responsabilità” il divieto di “ogni forma di vendita on line di tali prodotti senza distinzione di ambiti territoriali, nazionale e europeo“.
Secondo le previsioni, la delega fiscale dovrebbe essere approvata dal Senato entro la fine di luglio, poi poi ritornare alla Camera nei primi giorni di agosto. Conseguentemente, ad ottobre si potrebbero avere i decreti attuativi delle deleghe inserite nella legge che dovrebbero così essere operativi a partire dal primo gennaio 2024.

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