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I Paesi Bassi non imporranno un’accisa sui prodotti del vaping prima delle elezioni di novembre. Lo riporta De Telegraaf citando le parole del sottosegretario alla salute Maarten van Ooijen. La scelta è stata dettata a causa dei lunghi tempi dell’Unione europea che, dopo l’eventuale via libera alla riforma, occorrerebbero almeno un paio di anni per completare il processo legislativo. E quindi è meglio che l’iter parta con il governo che si insedierà dopo la tornata elettorale di fine novembre. Il sottosegretario van Ooijen ha spiegato che, a prescindere da chi vincerà le elezioni, “incoraggerà il prossimo governo ad andare avanti con una tassa nazionale sulle sigarette elettroniche nell’interesse della salute pubblica”.
Nonostante negli ultimi anni il prezzo delle sigarette abbia raggiunto il massimo storico e i fumatori siano diminuiti anche grazie al supporto della sigaretta elettronica, l’attuale esecutivo olandese vorrebbe frenare la diffusione del vaping. Il motivo (o sarebbe meglio dire il pretesto) è sempre lo stesso: combattere l’aumento dei tassi di utilizzo dei prodotti a vapore da parte dei giovani.